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Progresso di Lettura:
IL MARCHIO DELLA BESTIA
Vance Ferrell
Harvestime Books
TUTTI I DIRITTI DELLA TRADUZIONE ITALIANA
SONO RISERVATI IN TUTTO IL MONDO DA CARLO FANNI © 2018
INTRODUZIONE
Siamo di fronte a una delle crisi più gravi di tutta la storia: disastri ecologici, eventi internazionali, guerre tecnologiche – tutte queste cose ci stanno parlando, e sembra che si concentrino su qualcosa di terribile che sta per accadere a tutti noi. Ci stiamo rapidamente avvicinando alla catastrofe globale più grande mai vissuta nella storia dell’umanità.
CIONONOSTANTE, POCHE PERSONE COMPRENDONO L’ESATTA NATURA DI QUESTA CRISI, o le ragioni per cui il nostro pianeta sta rapidamente precipitando verso di essa.
Noi però non siamo stati abbandonati in un momento come questo. Dobbiamo conoscere ciò che sta arrivando, o cosa dobbiamo fare personalmente a riguardo. Il Dio del cielo, il nostro Padre celeste, ha dato le informazioni di cui abbiamo bisogno. La profezia biblica spiega i problemi contenuti in questa crisi. Nel nostro tempo, in questi ultimi giorni, deve aver luogo un Marchio che identificherà gli uomini con la Bestia.
COS’È QUESTO MARCHIO? COME SARÀ RICEVUTO? COME PUÒ ESSERE EVITATO?
Nel libro che stai per leggere, la profezia biblica e i fatti storici si uniranno per mostrarti la verità sulla crisi del Marchio. Daniele e l’Apocalisse sono due dei libri profetici più importanti della Bibbia. Dio oggi sta parlando agli uomini attraverso questi libri. Noi dobbiamo ascoltare il loro messaggio perché, leggendoli, scopriremo che ci stanno indicando direttamente gli eventi che stanno per accade. Il libro di Daniele spiega molti aspetti di questa crisi, e l’Apocalisse da ancora di più. Questi due libri sono strettamente connessi, e i loro avvertimenti più solenni si trovano in determinati capitoli che ora esamineremo. La profezia biblica ha due fatti sorprendenti: #1 Dio può predire il futuro; #2 Dio ci dice che oggi siamo molto vicini ad una terribile crisi.
La grande apostasia che presto raggiungerà il suo apice aveva già iniziato a svilupparsi nei giorni degli apostoli. Questa apostasia avrebbe dovuto cancellare delle importanti verità bibliche dalle menti degli uomini per molti secoli.
Paolo scrisse: “Il mistero dell’iniquità infatti è già all’opera” 2Tessalonicesi 2:7. Altrove egli disse: “Infatti io so questo che dopo la mia partenza, entreranno in mezzo a voi dei lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge, e che tra voi stessi sorgeranno degli uomini che proporranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli” Atti 20:29-30.
L’anticristo che doveva portare la crisi del Marchio alla fine dei tempi, iniziò a crescere in potenza proprio in quei primi giorni. Paolo ci ha detto che questo allontanamento dalla fede doveva aumentare e diventare immenso.
L’ “uomo del peccato”, “il figlio della perdizione; l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio” doveva provocare un grande “allontanamento”, una grande “apostasia”. 2Tessalonicesi 2:3-4. E l’apostolo Giovanni ci dice di più: “Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, deve venire; e ora è già nel mondo.” 1Giovanni 4:3.
I secoli che seguirono portarono ad un esatto adempimento di queste Scritture. Mediante gli sforzi risoluti di pagani mezzo convertiti, la verità fu trasformata in errore, e l’apostasia prese il controllo nelle posizioni di comando del cristianesimo. Ora inizia la prima delle numerose importanti profezie bibliche che si sovrappongono, si corrispondono, si estendono attraversano i secoli, e che ci portano sino al nostro tempo, svelando davanti ai nostri occhi sorpresi i problemi fondamentali che dobbiamo affrontare oggi.
QUESTO E UN BREVE LIBRO CHE CONTIENE PROPRIO QUELLE INFORMAZIONI CHE TI SERVONO ORA, PRENDITI DEL TEMPO PER LEGGERLO, SARAI GRATO DI AVERLO FATTO.
DANIELE 7
In una visione della storia profetica, a Daniele (profeta-statista ebreo di Babilonia) fu mostrata l’ascesa e la caduta di quattro vasti imperi: Babilonia, Medo-Persia, Grecia e Roma. Questo è documentato in due profezie parallele di Daniele 2 e 7. Circa mille anni prima che accadessero gli eventi, Daniele predisse lo smembramento dell’impero romano occidentale, l’ascesa del papato, e lo stabilimento dei “dieci regni” che si sono sviluppati nelle grandi nazioni dell’Europa del sud e dell’ovest. Sulla correttezza di questo adempimento, quasi tutti gli studiosi conservatori protestanti delle profezia sono d’accordo. Il settimo capitolo di Daniele, in modo particolare, predice dettagliatamente il potere dell’anticristo che per lungo tempo cercò di sconfiggere il popolo di Dio e di abolire la Sua Legge Morale. Daniele 7 fornisce un attenta descrizione della salita di questo potere. Daniele lo chiama il “Piccolo Corno.” Dopo aver visto in visione una serie di quattro animali simbolici che salgono dal mare, un angelo spiegò: “La quarta bestia sarà un quarto regno sulla terra, che sarà diverso da tutti gli altri regni e divorerà tutta la terra, la calpesterà e la stritolerà.” Daniele 7:23. Questa quarta bestia ha anche dieci corna che sorgono dalla sua testa, e ci viene detto cosa rappresentano: “Le dieci corna sono dieci re che sorgeranno da questo regno.” Daniele 7:24. Poi nel sogno, mentre dormiva, Daniele doveva osservare un piccolo corno sorgere in mezzo alle dieci corna; e quando sorge, [il piccolo corno] sradica tre di quelle [dieci] corna. L’angelo spiegò questo a Daniele: “Dopo di loro ne sorgerà un altro (re), che sarà diverso dai precedenti e abbatterà tre re.” Daniele 7:24. Poi, continuando, egli ci dà il versetto più importante in Daniele 7 (Daniele 7:25), il versetto che spiega le tre cose fondamentali che farà l’uomo del peccato (il potere del piccolo corno), e per quanto tempo egli avrà questo potere: “Egli (#1) proferirà parole contro l’Altissimo, (#2) perseguiterà i santi dell’Altissimo con l’intento di sterminarli e (#3) penserà di mutare i tempi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo.” Daniele 7:25. Altrove in questo capitolo ci viene detto di più sul potere di questo piccolo corno: “…Ed ecco in quel corno c’erano degli occhi simili a occhi di uomo e una bocca che proferiva grandi cose.” Daniele 7:8. “…Quel (piccolo) corno che aveva occhi e una bocca che proferiva grandi cose e che appariva maggiore delle altre corna.” Daniele 7:20. “Io guardavo e quello stesso corno faceva guerra ai santi e li vinceva” Daniele 7:21. Questa visione di Daniele 7 è descritta nei versetti 2-14, e si parla del potere del piccolo corno in un solo versetto (Daniele 7:8). Ma l’opera di questo piccolo corno nel cercar di distruggere sia la Legge di Dio che il Suo popolo era così terribile che, la maggior parte della spiegazione che segue (Daniele 7:17-28) riguarda questa quarta bestia e il suo piccolo corno. Chiaramente, il piccolo corno doveva essere un potere mortale che regna tra i re del mondo, e che avrebbe avuto il diritto di controllare la fede e le coscienze degli uomini. Che cos’è questa quarta bestia (con le sue dieci corna) dal quale doveva sorgere il potere di questo piccolo corno? Gli studenti della storia riconoscono che il quarto regno mondiale dopo il tempo di Daniele era il regno romano. L’impero romano controllava la civiltà ai tempi di Gesù Cristo, ed era davvero un potere che “divorerà tutta la terra, la calpesterà e la stritolerà.” Daniele 7:23. (confronta con il versetto 7). Ma la profezia predisse che questa quarta bestia, Roma pagana, doveva essere divisa. Dieci corna dovevano spuntare dalla sua testa, rappresentando dieci re, o regni, che sarebbero sorti dall’impero romano. Nuovamente, gli studenti della storia riconosceranno che Roma si divise davvero in dieci parti: i Franchi, gli Ostrogoti, i Visigoti, gli Eruli, i Burgundi, gli Svevi, i Sassoni, i Longobardi, gli Alemanni, e i Vandali. La profezia diceva che un altro corno doveva ancora sorgere dopo che Roma era stata divisa nelle sue dieci parti. Ora consideriamo questo Piccolo Corno:
(1) Questo piccolo corno deve essere un regno perché le altre corna sono regni. “Le dieci corna sono dieci re che sorgeranno da questo regno; dopo di loro ne sorgerà un altro, che sarà diverso dai precedenti e abbatterà tre re.” Daniele 7:24.
(2) Questo potere del piccolo corno deve provenire dalla stessa fonte da cui provengono le altre dieci corna, o regni. “Stavo osservando le corna, quand’ecco in mezzo ad esse spuntò un altro piccolo corno.” Daniele 7:8. Pertanto, [il piccolo corno] doveva spuntare fuori da Roma.
(3) Noi possiamo ottenere la data approssimativa in cui questo piccolo corno doveva sorgere. Il piccolo corno avrebbe ottenuto i suoi poteri regali dopo che erano sorte le altre corna. “Dopo di loro ne sorgerà un altro.” Daniele 7:24. Ciò accade solo dopo che si forma l’ultima delle dieci parti di Roma.
(4) Doveva sradicare tre corna, o tre parti dell’impero romano. Sette di queste parti sono esistite fino ai nostri giorni. Gli anglosassoni sono la moderna Inghilterra; i Franchi sono la Francia; i Longobardi sono l’Italia ; gli Alemanni sono la moderna Germania ; i Burgundi sono la moderna Svizzera ; gli Svevi sono il moderno Portogallo ; i Visigoti sono la moderna Spagna ; ma gli Eruli, i Vandali e gli Ostrogoti non hanno la loro controparte moderna perché furono sradicati dal potere del piccolo corno al tempo in cui stava sorgendo.
(5) “[Egli] sarà diverso dai precedenti.” Daniele 7:24. Sebbene sia un regno, sarà un tipo di regno radicalmente diverso. Gli altri erano [regni] civili, invece questo sarebbe stato [un regno] religioso.
(6) Esercitando il potere e la forza di un regno secolare, questa religione aveva bisogno di un capo, perché parla attraverso la “bocca di un uomo.” “Ed ecco in quel (piccolo) corno c’erano degli occhi simili a occhi di uomo e una bocca che proferiva grandi cose.” Daniele 7:8. Un uomo doveva essere a capo di questo potere, un uomo con occhi umani e una bocca umana.
(7) Questa bocca dice grandi cose. Apocalisse 13 è una profezia parallela che mostra questo potere apostata e le sue bestemmie. Altrove ci viene detto: “Essa aperse la sua bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome, il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo” (Apocalisse 13:6) e ciò concorda con la dichiarazione di Daniele 7:25 “Egli proferirà parole contro l’Altissimo.” Quest’uomo è colpevole di bestemmia perché deve dire grandi parole contro il Dio del cielo.
(8) Questo potere proverà a distruggere il popolo di Dio perché non vuole sottomettersi ai suoi insegnamenti. “Io guardavo e quello stesso corno faceva guerra ai santi e li vinceva.” È stato predetto che [il piccolo corno] avrebbe “perseguitato i santi dell’Altissimo.” Daniele 7:21, 25.
(9) Conosciamo il periodo di tempo in cui questo potere avrà la supremazia. “I santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo.” Daniele 7:25. In Apocalisse 13, parlando dello stesso potere, ci è detto: “E le fu data una bocca che proferiva grandi cose e bestemmie; e le fu data potestà di operare (fare guerra) per quarantadue mesi.” Apocalisse 13:5. (Confronta con Apocalisse 11:2). E ancora, in Apocalisse 12:6 si parla della durata del tempo (un periodo di tempo parallelo a Apocalisse 11:3) come di “mille duecento sessanta giorni”. Leggi attentamente tutti i passaggi appena citati. Nella profezia, un “giorno” significa un “anno” (Numeri 14:34, Ezechiele 4:6), e un “tempo” è uguale a un “anno” (Daniele 11:13, margine, e Versione Riveduta). ‘Tre volte e mezzo’ sarebbero ‘tre anni e mezzo’, che equivalgono anche a 42 mesi, ed entrambi sono uguali a 1260 giorni o anni. (un anno profetico era composto da 360 giorni, o 12 mesi di 30 giorni ciascuno).
Questo è il tempo simbolico della profezia biblica. E proprio come è stato predetto, il potere del Piccolo Corno governò la vita degli uomini per più di mille anni. Il decreto dell’imperatore Giustiniano, emanato il 533 d.C., riconobbe il papa come il “capo di tutte le sacre chiese” (Codice di Giustiniano, libro 1, titolo 1, sezione 4). La schiacciante sconfitta degli Ostrogoti durante l’assedio di Roma, cinque anni dopo (nel 538 d.C.) fu un colpo mortale alla terza delle tre corna che furono sradicate. Quindi è nell’anno 538 d.C. che iniziano i 1260 anni di questa profezia del dominio papale, che sarebbe giunto fino al 1798. In quell’anno, mentre il regno del terrore continuava nella rivoluzione francese, e mentre la religione cattolica romana era messa da parte in Francia, l’esercito francese guidato da Berthier entrò a Roma e imprigionò il papa. Questo avvenne il 10 febbraio 1798. Il papa prigioniero morì in esilio l’anno seguente a Valence, in Francia. La “ferita mortale” di Apocalisse 13:3 venne inflitta, ma la profezia ci dice che questa ferita deve guarire. Solo la Roma papale risponde alla descrizione di Daniele 7. Questo capitolo ci svela la Grande Babilonia di Apocalisse 12:17 e svela anche l’opera che doveva essere fatta per rimuovere una parte della santa Legge di Dio e per perseguitare sino alla morte il Suo popolo. “Egli proferirà parole contro l’Altissimo, perseguiterà i santi dell’Altissimo con l’intento di sterminarli, e penserà di mutare i tempi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo.” Daniele 7:25.
Considera quanto segue:
(1) Il potere papale occupa un posto unico nel mondo perché oltre ad essere una religione è anche un regno. Nel 2018, i rappresentanti e gli ambasciatori di più di 80 grandi nazioni del mondo vengono a consigliarsi con il suo capo di stato: il papa. Tra questi ci sono i rappresentanti degli Stati Uniti d’America.
(2) Il papato sorse dall’impero romano, proprio come il piccolo corno sorse dalla quarta bestia (Daniele 7:7-8, 19-20, 23-25). Il papato ha ancora il suo quartier generale nella stessa capitale dell’antico impero romano: la Roma sulle rive del Tevere, nella nazione che oggi è chiamata Italia.
“Molto tempo fa (quando Roma fu lasciata in balia delle orde barbariche perché aveva negato gli imperatori occidentali) i romani in cerca d’aiuto e protezione si rivolsero ad una persona e gli chiesero di governarli; fu così che iniziò la sovranità temporale dei papi. Salendo delicatamente sul trono di Cesare, il vicario di Cristo prese lo scettro verso cui gli imperatori e i re europei dovevano inchinarsi con riverenza per così tanti secoli.” – American Catholic Quarterly Review, aprile 1911.
“Dalle rovine della Roma politica, sorse il grande impero morale nella ‘gigante forma’ della chiesa romana.” – A.C. Flick, The Rise of the Mediaeval Church, 1909, pag. 150.
“Durante l’impero romano, i papi non avevano poteri temporali. Ma quando l’impero romano si era disintegrato e il suo posto era stato preso da un certo numero di regni rudi e barbari, la chiesa cattolica romana non divenne solo indipendente dagli stati negli affari religiosi, ma dominò anche gli affari civili. A volte, sotto governatori come Carlo Magno (768-814), Ottone il Grande (936-973) ed Enrico III (1039-1056), il potere civile controllava la chiesa in una certa misura ma, in generale (sotto il debole sistema politico del feudalesimo), la chiesa ben organizzata, unificata e centralizzata, con il papa alla sua guida, non era solo indipendente negli affari ecclesiastici, ma controllava anche gli affari civili.” – Carl Conrad Eckhardt, The Papacy and World-Affairs, The University of Chicago Press, 1937, pag. 1.
(3) Alla chiesa cattolica fu dato il potere religioso sulle nazioni esattamente nel tempo previsto. L’ultima delle dieci divisioni fu formata nel 476 d.C. , e tre di loro (gli Heruli nel 493, i Vandali nel 534, e gli Ostrogoti nel 538), furono distrutti sotto istigazione del papato perché avevano opinioni religiose diverse. L’ultimo di questi [tre regni] fu spazzato via cinque anni dopo che l’imperatore Giustiniano proclamò attraverso un decreto che il papa è il capo visibile di tutte le chiese, dappertutto.
“Il riconoscimento della sede romana come la massima autorità ecclesiastica rimase la pietra angolare della politica di Giustiniano rispetto all’Occidente.” – G. Kruger, Giustiniano I, imperatore dell’oriente, in La nuova enciclopedia Shaff-Herzog del sapere religioso, Vol. 6, pag. 286.
“Fino al sesto secolo tutti i papi sono dichiarati santi nei martirologi. Vigilio (537-555) è il primo di una serie di papi che non recano più questo titolo che, da ora in poi, è dato con parsimonia. Da adesso in poi, i papi, sempre più coinvolti negli affari mondani, non appartengono più soltanto alla chiesa: essi sono uomini dello stato, e quindi governatori dello stato.” – Charles Bemont e G. Monod, Europa medievale dal 395 al 1270, pag.120-121 (È ampiamente riconosciuto che il regno di papa Vigilio iniziò nel 538, l’anno in cui Giustiniano diede tutto questo potere al papato. Il suo predecessore, papa Silverio, non morì prima di giugno del 538).
La Costituzione di Giustiniano (capitoli 1 e 2 nella sua Legge Civile) decretò che d’ora in poi il papa di Roma sarebbe stato riconosciuto legalmente come il primo pontefice di tutte le chiese del mondo.
(4) La regola dei 1260 anni del papato continuò esattamente in accordo con il tempo profetico. Dal 538 d.C., tempo in cui la spada di Belisario elevò papa Vigilio come pontefice universale, al 1798, tempo in cui la spada di Berthier tolse papa Pio VI dalla sua carica, passarono esattamente 1260 anni.
“Quando nel 1797, Papa Pio VI si ammalò gravemente, Napoleone diede ordine che in caso della sua morte, nessun successore dovesse essere eletto nel suo ufficio, e che il papato dovesse essere interrotto. Ma il papa guarì. La pace fu presto spezzata: Berthier entrò a Roma il 10 febbraio 1798 e proclamò (che Roma fosse) una repubblica. L’anziano pontefice si rifiutò di violare il suo giuramento con questo riconoscimento, e passò frettolosamente da una prigione francese all’altra. Abbattuto dalla stanchezza e dai dolori, egli morì il 17 agosto 1799 nella fortezza francese di Valence, a 82 anni. Non ci si deve meravigliare se metà dell’Europa pensava che la proibizione di Napoleone sarebbe stata rispettata, e il papato era morto come il papa.” – Joseph Rickaby, The Modem Papacy , pag. 1.
(5) Il papato è un potere religioso, e l’uomo alla sua guida che è sia il centro che la chiave dell’intera organizzazione è il papa. Senza di lui non ci sarebbe il papato. Questa è la religione di un “uomo.”
(6) “E sulle sue teste un nome di bestemmia.” Apocalisse 13:1. Egli dirà “grandi cose” (Daniele 7:8), “grandi cose” (Daniele 7:20). “[grandi] parole contro l’Altissimo” (Daniele 7:25), e “proferiva cose grandi e bestemmie” (Apocalisse 13:5). “Essa [la bestia] aperse la sua bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il Suo nome.” Apocalisse 13:6. “Colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio.” 2Tessalonicesi 2:4.
“Tutti i nomi che nelle Scritture si applicano a Cristo, in virtù del quale si stabilisce che Egli è sopra la chiesa, tutti gli stessi nomi si applicano al Papa.” – Robert Bellarmine, On the Authority of the Councils, cap 17, edizione del 1628, vol. 1, pag. 266.
“Su questa terra noi abbiamo il posto del Dio Onnipotente.” – Papa Leone XIII, Lettera enciclica del 20 giugno 1894.
“Non l’uomo, ma Dio separa coloro che il Romano Pontefice (che esercita le funzioni non del semplice uomo, ma del vero Dio) avendo valutato la necessità o il beneficio delle chiese, sospende, non attraverso l’autorità umana ma piuttosto attraverso l’autorità divina.” – The Decretals of Gregory IX, libro I, titolo 7, cap. 3, in Corpus Juris Canonici, ediz.1555, vol. 2, col. 203.
“Il papa è il giudice supremo della legge nazionale … Egli è il vice reggente di Cristo, e non è solo un prete per sempre, ma è anche il Re dei re e il Signore dei signori.” – La Civiltà Cattolica, 18 marzo 1871.
“Cristo ha affidato il Suo ufficio al capo pontefice … ma tutto il potere in cielo e in terra è stato dato a Cristo; … perciò il capo pontefice, che è il Suo vicario, avrà questo potere.” – Corpus Juris Canonici, ediz. 1555, vol. 3, Extravagantes Communes, libro 1, cap. 1, col. 29.
“Quindi il Papa è incoronato con una corona tripla, come re dei cieli e della terra e delle regioni inferiori (infernorum il luogo infuocato).” – Lucius Fermris, Prompta Bibliotheca, alla voce ‘Papa’, art. 2, edizione 1772-1777, vol. 6; pag. 29.
“Tutti i fedeli devono credere che la Santa Sede Apostolica e il Pontefice Romano (il papa) posseggono il primato sul mondo intero; e il Pontefice Romano è il successore del Beato Pietro, Principe degli Apostoli, ed è il vero vicario di Cristo, capo di tutta la chiesa, padre e maestro di tutti i cristiani; e che il benedetto Pietro gli abbia dato il pieno potere di regnare, nutrire, e governare la chiesa universale attraverso Gesù Cristo nostro Signore.” – Prima costituzione dogmatica sulla chiesa di Cristo, alla voce ‘Pastore eterno’, pubblicato nella quarta sessione del Concilio Vaticano, 1870, cap. 3, in Philip Schaff, Credi della cristianità, vol. 2, pag. 262.
(7) Egli “perseguiterà i santi dell’Altissimo” (Daniele 7:25). Egli calpesterà l’esercito, il popolo di Dio (Daniele 8:13, una profezia parallela a Daniele 7). “E … il dragone (Satana, attraverso la chiesa apostata)… perseguitò la donna (la vera chiesa) che aveva partorito il figlio maschio (Cristo). Ma furono date alla donna due ali della grande aquila, per volare nel deserto nel suo luogo, dove è nutrita per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo (1260 anni), dalla faccia del serpente. Allora il serpente gettò dalla sua bocca, dietro alla donna, dell’acqua come un fiume, per farla portare via dal fiume.” Apocalisse 12:13-15 “E le fu dato di far guerra ai santi e di vincerli; e le fu dato autorità sopra ogni tribù, lingua e nazione.” Apocalisse 13:7
“Nessun protestante che conosca bene la storia metterà in discussione che la chiesa di Roma ha versato più sangue innocente di qualsiasi altra istituzione che sia mai esistita nel genere umano … È impossibile conoscere il numero di tutte le sue vittime, ed è abbastanza certo che nessuna immaginazione possa adeguatamente conoscere le loro sofferenze.” – W.E.H. Lecky, Storia dell’ascesa e dell’influenza dello spirito del razionalismo in Europa, vol. 2, pag. 32, edizione 1910.
(Un eccellente, seppur lungo, articolo che descrive dettagliatamente il diritto che ha la chiesa cattolica romana per comportarsi così, si troverà nell’Enciclopedia cattolica, vol. 12, pag. 266).
“La storia documenta il martirio di oltre cento milioni di persone perché professavano una fede contraria agli insegnamenti della chiesa romana. Un milione di Valdesi e Albigesi (protestanti svizzeri e francesi) morirono durante una crociata proclamata da papa Innocenzo III nel 1208. A partire dall’istituzione dei gesuiti nel 1540, e sino al 1580, furono uccise novecento mila persone. In trent’anni l’inquisizione uccise cento cinquanta mila persone. Nello spazio di trentotto anni dopo l’editto di Carlo V contro i protestanti, cinquanta mila persone furono impiccate, decapitate o bruciate vive per eresia. Durante l’amministrazione del Duca d’Alba, in cinque anni e mezzo, morirono altre diciotto mila persone.” – Brevi letture bibliche, pag. 16.
Il 24 agosto 1527, i cattolici romani in Francia, attraverso un piano prestabilito, sotto l’influenza dei Gesuiti, uccisero 70.000 protestanti nel giro di due mesi. Il papa si rallegrò quando udì la notizia del successo. Per tutti i dettagli leggi Il gran conflitto, al capitolo 15.
“I cattolici dicono che furono uccise solo trenta mila persone, mentre i protestanti dicono 70.000. Noi preferiamo l’ultima cifra. Se la notte del massacro a Parigi c’erano 70.000 ugonotti (protestanti francesi), tanto più il massacro è giustificato. … Abbiamo sentito suonare molte volte quelle stesse campane che riunirono tutti i cattolici in quella notte fatale. Per noi queste campane hanno sempre un dolce suono.” – Western Watchman, 21 novembre 1912 (una pubblicazione cattolica romana)
“Il cattolico ha sempre qualche ragione quando chiede la punizione temporale degli eretici, poiché rivendica il vero titolo di cristiano esclusivamente per se stesso, e dichiara di ricevere l’insegnamento dalla presenza ininterrotta dello Spirito di Dio … non è più ‘moralmente’ sbagliato uccidere un uomo per eresia che per omicidio, … e in molti casi, la persecuzione per le opinioni religiose non è solo lecita, ma altamente raccomandabile e necessaria.” – La legittimità della persecuzione nel The Rambler, 4 giugno 1849, pag. 119, 126 (una pubblicazione cattolica romana)
“Voi chiedete cosa vi avrebbe fatto lui [il Cattolico Romano] se avesse il controllo della nazione mentre voi siete una minoranza nel potere anche se non nel numero? Diciamo che questo dipende interamente dalle circostanze. Se fosse vantaggioso per la causa del cattolicesimo, egli vi tollererebbe: se opportuno, egli vi imprigionerebbe, vi bandirebbe, vi multerebbe; possibilmente, egli vi impiccherebbe. State pur certi di una cosa: Egli non vi tollererebbe mai per amore dei ‘gloriosi principi della libertà civile e religiosa’ … Il cattolicesimo è il credo più intollerante di tutti. Esso è intollerante perché è la verità.” – Libertà civile e religiosa, nel The Rambler, 8 settembre 1851, pag. 174, 178. (“The Rambler” era un giornale cattolico romano inglese pubblicato dal 1848 al 1862).
(8) La Bibbia predisse che Roma avrebbe cercato di cambiare la legge di Dio, sostituendola con leggi fatte da lei.
“Egli proferirà parole contro l’Altissimo, perseguiterà i santi dell’Altissimo con l’intento di sterminarli e penserà di mutare i tempi e la legge.” Daniele 7:25. “…Egli gettò a terra la verità; fece tutto questo e prosperò.” Daniele 8:12. “Il dragone allora si adirò contro la donna (la vera chiesa) e se ne andò a far guerra col resto della progenie di lei, che custodisce i comandamenti di Dio ed ha la testimonianza di Gesù Cristo.” Apocalisse 12:17
Per migliaia di anni, Sigilli e Marchi sono stati usati per marchiare e separare la gente, e nel libro dell’Apocalisse Dio predice che, in un tempo molto vicino a noi, sarà fatta una grande marchiatura e sigillatura della mente degli uomini.
SOMMARIO DI DANIELE 7
1-6, 17 – Il sogno di tre grandi bestie che rappresentano tre imperi mondiali successivi (Babilonia, 603-538 a.C. ; Medo-Persia, 538-331 ; Grecia, 331-168 a.C.)
7, 19, 23 – La quarta bestia (Roma pagana 168 a.C. – 538 d.C.)
8, 20, 24 – Le dieci corna provengono dalla quarta bestia.
8, 11, 20-22, 24-25 – Il terribile potere del piccolo corno (Roma papale, 538-1798 d.C., con una successiva guarigione della sua ferita).
9-10, 13-14, 22, 26 – La sessione del giudizio in cielo.
27 – Il secondo avvento di Cristo, un eternità con Lui.
LA PROFEZIA DEI 1260 GIORNI – 538 d.C. – 1798 d.C.
LA PROFEZIA DI DANIELE
“Daniele dunque prese a dire: «Io guardavo nella mia visione, di notte, ed ecco, i quattro venti del cielo squassavano il Mar Grande, e quattro grandi bestie salivano dal mare, una diversa dall’altra.” [Daniele 7:2, 3] … “Ed ecco una quarta bestia spaventevole, terribile e straordinariamente forte; essa aveva grandi denti di ferro … e aveva dieci corna.” [verso 7]
“Stavo osservando le corna, quand’ecco in mezzo ad esse spuntò un altro piccolo corno, davanti al quale tre delle prime corna furono divelte; ed ecco in quel corno c’erano degli occhi simili a occhi di uomo e una bocca che proferiva grandi cose. [verso 8]
“Mi avvicinai a uno di quelli che stavano lì vicino e gli domandai la verità di tutto questo; ed egli mi parlò e mi fece conoscere l’interpretazione di quelle cose: [verso 16] … Allora desiderai sapere la verità intorno alla quarta bestia [verso 19] … e intorno alle dieci corna che aveva sulla testa, e intorno all’altro corno che spuntava e davanti al quale erano cadute tre corna, cioè quel corno che aveva occhi e una bocca che proferiva grandi cose e che appariva maggiore delle altre corna. [verso 20]
“Io guardavo e quello stesso corno faceva guerra ai santi e li vinceva… [verso 21]
“Egli proferirà parole contro l’Altissimo, perseguiterà i santi dell’Altissimo con l’intento di sterminarli e penserà di mutare i tempi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo.” [verso 25]
LA PROFEZIA DELL’APOCALISSE
“Poi mi fermai sulla sabbia del mare. E vidi salire dal mare una bestia … E vidi una delle sue teste come ferita a morte; ma la sua piaga mortale fu guarita, e tutta la terra si meravigliò dietro alla bestia… E le fu data una bocca che proferiva cose grandi e bestemmie; e le fu data potestà di operare per quarantadue mesi.” – Apocalisse 12:18; 13:1, 3, 5.
La Bibbia predisse che il terribile potere del piccolo corno di Daniele 7 e 8 doveva dominare il mondo per 1260 anni. È ben noto da secoli che questo piccolo corno di Daniele 7 con la prima bestia di Apocalisse 13 simboleggiano il papato. Era stato profetizzato con certezza che il papato, chiamato anche “uomo del peccato” (2Tessalonicesi 2:3-4) e “anticristo” (1Giovanni 4:3) doveva avere questo potere dominante per 1260 anni. Quando inizia e quando termina questo periodo di tempo predetto? Ora riceverai queste informazioni.
L’INCREDIBILE PROFEZIA DEI 1260 GIORNI
Questa è la straordinaria profezia dei 1260 giorni, chiamata anche “un tempo, dei tempi e la metà di un tempo” e i “quarantadue mesi.” Nella profezia biblica un giorno rappresenta un anno (Numeri 14:34, Ezechiele 4:6). Nella profezia, un “tempo” è uguale a “un anno” (Daniele 11:13, margine e Versione Riveduta). Si parla per la prima volta di questo periodo di tempo in Daniele 7:25, dove ci è detto che è il periodo di tempo in cui il terribile potere del “piccolo corno” deve regnare e distruggere il popolo di Dio. Durante quel tempo [il piccolo corno] avrebbe anche provato a cambiare la Legge di Dio:
“Egli (il piccolo corno) proferirà parole contro l’Altissimo, perseguiterà i santi dell’Altissimo con l’intento di sterminarli e penserà di mutare i tempi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo.” Daniele 7:25.
Questo, in ebraico, equivale a “un tempo, due tempi, e mezzo tempo.” Usando l’antico calcolo di 360 giorni per un anno: 360 + 720 + 180 = 1260. E poiché nella profezia biblica un “giorno” equivale a un “anno”, il potere del piccolo corno deve governare per 1260 anni. In Apocalisse 12:6 ci è detto che la persecuzione sarebbe continuata per “mille duecento sessanta anni”, ovvero 1260 giorni profetici, o anni. (Nota anche Apocalisse 11:3).
Il Dio del cielo diede questa importante profezia in un terzo modo: il piccolo corno di Daniele 7 e 8 è identico alla prima bestia di Apocalisse 13: “E le fu data una bocca che proferiva grandi cose e bestemmie; e le fu data potestà di operare per quarantadue mesi.” Apocalisse 13:5. (Confronta con Apocalisse 11:2). Quarantadue mesi equivalgono a 1260 giorni, e l’Apocalisse chiama questo tempo “un tempo, dei tempi e la metà di un tempo” (Apocalisse 12:14), proprio come fa Daniele.
Quand’è che il piccolo corno (il papato) ha questo dominio? Il decreto dell’imperatore Giustiniano, emanato il 533 d.C. , riconobbe il papa come il “capo di tutte le sacre chiese” (Codice di Giustiniano, libro 1, titolo 1, sezione 4). La schiacciante sconfitta degli Ostrogoti durante l’assedio di Roma, proprio cinque anni dopo (nel 538 d.C.) fu un colpo mortale alla terza delle tre corna che furono sradicate (vedi Daniele 7:8). Quindi è nell’anno 538 d.C. che iniziano i 1260 anni di questa profezia sul dominio papale che sarebbe giunto fino al 1798. In quell’anno, mentre il regno del terrore continuava nella rivoluzione francese e mentre la religione cattolica romana era messa da parte in Francia, l’esercito francese guidato da Berthier entrò a Roma e imprigionò il papa. Questo avvenne il 10 febbraio 1798. Il papa prigioniero morì in esilio l’anno seguente a Valence, in Francia. Si udì un grande grido: “Il cattolicesimo è morto!” Il papato aveva ricevuto la “ferita mortale” di Apocalisse 13:3 , ma ci è detto che la ferita deve guarire, e che verrà il tempo in cui tutto il mondo “si meraviglierà dietro alla bestia” (Apocalisse 13:3).
APOCALISSE 12
La profezia della crisi inizia in Apocalisse 12. “Poi apparve nel cielo un gran segno: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.” Apocalisse 12:1. Nella Bibbia, una “donna corrotta” simboleggia una “chiesa corrotta” (Ezechiele 23:2-4, Apocalisse 17:3-6, 15-16). Una donna pura simboleggia la “vera chiesa” (2Corinzi 11:2, Geremia 6:2, Osea 2:19, Isaia 62:5). Questa donna di Apocalisse 12:1 rappresenta chiaramente la vera chiesa. Intorno a lei c’è il sole (la gloria della chiesa del Nuovo Testamento, la luna), i tipi e le ombre dell’Antico Testamento e le dodici stelle (le dodici tribù e i dodici apostoli).
“Ed ella partorì un figlio maschio, che deve governare tutte le nazioni con una verga di ferro.” Apocalisse 12:5.
Il figlio maschio nato alla donna era Gesù Cristo. Egli è Colui che, un giorno, governerà il mondo nella forza risplendente della Sua divinità. Apocalisse 12:5 cita la profezia del Salmo 2:7-9. Dopo aver vinto il peccato e la morte, Gesù salì al trono di Dio (Apocalisse 12:5, Efesini 1:20-21, Ebrei 8:1).
“Nel cielo apparve anche un altro segno: un gran dragone rosso che aveva sette teste e dieci corna, e sulle sue teste vi erano sette diademi. La sua coda trascinava dietro a sé la terza parte delle stelle del cielo e le gettò sulla terra; poi il dragone si fermò davanti alla donna che stava per partorire, per divorare suo figlio quando lo avesse partorito.” Apocalisse 12:3-4.
Il dragone è un grande serpente. Questo dragone simboleggia principalmente Satana (Apocalisse 12:9), poi simboleggia il potere attraverso il quale ha operato per distruggere Cristo: la Roma pagana, l’impero romano. Questo era il potere legalmente costituito attraverso il quale Satana cercò di divorare il figlio maschio. In Daniele 8:25 leggiamo della Roma pagana: “Insorgerà contro il Principe dei principi”. La Scrittura parla delle nazioni della terra quando queste hanno qualcosa a che fare con il popolo o l’opera di Dio. La “terza parte delle stelle” sono gli angeli che furono “gettati sulla terra” quando Lucifero venne cacciato via dal cielo (Apocalisse 12:4, 7). Il dragone aveva dieci corna, proprio come la quarta bestia di Daniele 7. Questo rappresenta le dieci divisioni della Roma pagana. Fu Roma che fece andare Giuseppe e Maria a Betlemme per registrarsi per le tasse, e lì nacque Gesù (Luca 2:1-5, 11). Attraverso Erode, Roma cercò di distruggere Gesù mentre era un bambino (Matteo 2:3-8). E sotto Pilato, Roma uccise Cristo, sigillò la Sua tomba con un sigillo romano e la custodì con una guardia romana.
“E la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, perché vi sia nutrita durante milleduecentosessanta giorni.” Apocalisse 12:6. “Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto nel suo luogo, dove essa è nutrita per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo, lontano dalla presenza del serpente. Allora il serpente gettò dalla sua bocca, dietro alla donna, dell’acqua come un fiume, per farla portare via dal fiume, ma la terra soccorse la donna, e la terra aprì la sua bocca ed inghiottì il fiume che il dragone aveva riversato dalla sua bocca.” Apocalisse 12:14-16.
Gesù e Satana avevano già avuto un conflitto in precedenza – in paradiso, quando Lucifero venne cacciato via per la prima volta. E ora, in Apocalisse 12 ci viene mostrata
una visione di questa massiccia guerra che aveva precedentemente cacciato via Satana dal paradiso.
“E vi fu guerra in cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone; anche il dragone e i suoi angeli combatterono, ma non vinsero e per loro non fu più trovato posto nel cielo. Così il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, che seduce tutto il mondo, fu gettato fuori; egli fu gettato sulla terra; e con lui furono gettati anche i suoi angeli. Allora udii una grande voce nel cielo che diceva: «Ora è giunta la salvezza, la potenza e il regno del nostro Dio e la potestà del suo Cristo, poiché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte.” Apocalisse 12:7-10.
Qui Satana è chiamato il “gran dragone” e “serpente antico.” Invece, Michele è un altro nome di Cristo, e quando ritornerà per la seconda volta la Sua voce risveglierà i morti (Giuda 9, 1Tessalonicesi 4:16, Giovanni 5:28). Cristo è l’Arcangelo, il capo degli angeli. “Arcangelo” in greco significa “il creatore degli angeli.” In questo mondo, Satana ha fatto avanzare la stessa opera che ha cercato di fare in cielo, ovvero, distruggere Dio e il Suo popolo. Precedentemente in questo studio abbiamo visto chiaramente che nella profezia biblica un “giorno” rappresenta un “anno” (Numeri 14:34, Ezechiele 4:6). Come abbiamo visto, “un tempo, dei tempi e la metà di un tempo” equivale a 1260 giorni, o anni (Apocalisse 12:14 e 6). Durante il medio evo, Satana ha cercato di distruggere il popolo di Dio per 1260 anni. La donna di Apocalisse 12 è “i santi” di Daniele, cioè la vera chiesa. Entrambi i periodi di tempo sono identici (i 1260 anni vanno dal 538 d.C. al 1798), durante i quali la Roma papale perseguitò i santi. Fu Satana a condurre questa opera malvagia.
“Dalla nascita del papato sino ad oggi, gli storici attenti e credibili stimano che i persecutori papali hanno massacrato più di cinquanta milioni di persone per il reato di eresia – una media di più di 40.000 omicidi di persone religiose per ogni anno di esistenza del papato. Naturalmente il numero medio di vittime annue era enormemente maggiore durante gli anni bui in cui il papato era nella sua gloria e regnava incontrastato il mondo; e questi massacri si sono ridotti notevolmente da quando è diminuito il potere dei papi che tiranneggiavano le nazioni e costringevano i principi della terra (con il terrore della scomunica, dell’interdizione e della deposizione) a massacrare i loro sudditi eretici.” – John Dowling, La Storia del Romanesimo, pag. 541-542.
“Martin Lutero dice: ‘la chiesa non ha mai bruciato un eretico… Io rispondo che questo argomento non dimostra l’opinione, ma bensì l’ignoranza o l’impudenza di Lutero; e dato che un numero quasi infinito di persone venivano bruciate o uccise in modo diverso, [le cose sono due:] o Lutero non lo sapeva (e quindi era ignorante) oppure, se non era ignorante, egli è colpevole di impudenza e falsità, perché può essere dimostrato attraverso molti esempi che gli eretici venivano spesso bruciati dalla chiesa (cattolica).” – Robert Bellarmine, Disputationes de Controversilis, Tom. II, Lib. III, cap. XXII, edizione del 1682 (Bellarmine è uno degli insegnanti gesuiti più rispettati nella storia dell’Università Gregoriana di Roma, la più grande scuola di formazione dei gesuiti del mondo).
“Ci sono molti casi indiscutibili di protestanti puniti come eretici in quasi tutte le terre in cui i cattolici romani hanno avuto potere, sino alla rivoluzione francese (sino al 1798).” – G.G. Coulton, La pena di morte per l’eresia, Studi Medioevali, No. 18, edizione 1924, pag. 62 (L’autore era un noto membro dell’Accademia Francese e un fervente sostenitore del cattolicesimo).
(Qui ci sono nove dei 27 ‘Dictates {Comandi} di Hildebrand’ che, sotto il nome di Gregorio VII, fu papa dal 1073 al 1087) “2. – Che soltanto il pontefice romano è giustamente designato universale. 6. – Che nessuno può vivere sotto lo stesso tetto con una persona scomunicata dal papa. 9. – Che tutti i principi devono baciargli solo i piedi. 12. – Che per lui è lecito deporre gli imperatori. 18. – Che la sua condanna non debba essere rivista da nessuno; mentre lui solo può rivedere le decisioni di tutti gli altri. 19. – Che lui non può essere giudicato da nessuno. 22. – Che, in accordo con le Scritture, la chiesa romana non ha mai sbagliato, né mai sbaglierà. 26. – Che nessuno deve essere considerato cattolico se non si armonizza con la chiesa romana. 27. – Che egli (il papa) può assolvere i sudditi dalla loro fedeltà agli ingiusti sovrani.” – Citato da Cesare Baronius, Annali, anno 1076, sez. 31-33, vol. 17, edizione 1869; pag. 405-406.
E allo stesso tempo, attraverso l’apostasia romana, egli tentò di togliere le verità della Scrittura dalla mente degli uomini, per sostituirle introducendovi (durante questi secoli) una moltitudine di errori che sono stati inventati o ricevuti dal paganesimo. Considera quanto segue:
300 d.C. – La preghiera per i morti e il segno della croce.
321 – Leggi domenicali e imposizione del riposo domenicale.
375 – Venerazione di angeli e santi deceduti, e l’uso delle immagini.
394 – Celebrazione quotidiana della messa pagana.
400 – Inizia la persecuzione degli osservatori del giorno di riposo del sabato (il settimo giorno).
431 – Esaltazione di Maria, come “Madre di Dio.”
450 – Sentenza di morte per gli osservatori del giorno di riposo del sabato.
500 – I preti si vestono diversamente.
526 – Estrema unzione.
593 – Purgatorio.
600 – Solo la lingua latina nella preghiera e nell’adorazione, e preghiere rivolte a Maria, ai santi deceduti e agli angeli.
607 – Il titolo di “papa” o “Vescovo universale” è usato per la prima volta.
709 – Si bacia il piede del papa.
750 – Potere civile del papa.
786 – Adorazione della croce, delle immagini, delle reliquie e delle ossa.
850 – Acqua santa.
927 – Collegio dei cardinali.
965 – Benedizione delle campane.
995 – Canonizzazione di santi deceduti.
998 – Il digiuno di venerdì e quaresima.
1079 – Celibato dei preti.
1090 – Il rosario, e la preghiera meccanica con le perline.
1184 – L’inquisizione.
1190 – La vendita delle indulgenze.
1215 – La confessione auricolare dei peccati verso un prete invece che a Dio
1220 – L’adorazione del wafer (l’ostia).
1229 – La Bibbia è ufficialmente vietata ai laici (viene posta nell’Indice dei Libri Proibiti).
1251 – Lo Scapolare.
1414 – La coppa è proibita al popolo.
1508 – L’Ave Maria deve essere detto con le perline.
1634 – Viene fondato l’ordine dei gesuiti.
1545 – La tradizione (i detti delle guide cattoliche) ha ufficialmente la stessa autorità della Bibbia.
1546 – Aggiunta ufficiale dei libri apocrifi. [“apocrifo” = “nascosto”]
1854 – Proclamata l’immacolata concezione.
1864 – Il “Sillabo degli errori” papale condanna la libertà religiosa, della parola, della coscienza, della stampa e delle scoperte scientifiche.
1870 – Infallibilità del papa.
1930 – Condanna delle scuole pubbliche e non cattoliche.
1950 – Proclamata l’assunzione (traslazione e ascensione) della Vergine Maria.
1965 – Maria diventa la madre della chiesa. A queste cose aggiungetene molte altre:
i monaci, le suore, gli eremiti, i monasteri, i conventi, la Quaresima, la settimana santa, la domenica delle palme, il mercoledì delle ceneri, Ognissanti e Halloween, la giornata del pesce, la flagellazione (picchiarsi da soli per aumentare la santità), l’incenso, l’olio santo, le medaglie, gli incantesimi, le novene e così via.
Questi errori hanno preso il posto delle verità date da Dio come il battesimo dei credenti per immersione, la salvezza attraverso la fede in Cristo soltanto, il settimo giorno di riposo del sabato, la gente che studia direttamente la Bibbia, e altre verità. Questi errori del medioevo provengono direttamente dal paganesimo. La chiesa dell’apostasia li cercava per tutto l’Oriente e l’Occidente, e appena li trovava li adottava: “Riti e cerimonie che neppure Paolo né Pietro conoscevano, si insinuarono silenziosamente, furono adottati, e poi rivendicarono la posizione di istituzioni divine. Responsabili che non avrebbero potuto trovare posto tra i discepoli della prima chiesa cristiana, e le cui nomine sarebbero state del tutto incomprensibili, iniziarono a domandare attenzione e ad essere chiamati ‘apostolici” – William D. Killen, La chiesa antica, pag. xvi.
“Quando dava le sue istruzioni ad un missionario che doveva recarsi dai pagani sassoni, papa Gregorio Magno disse ‘Ricorda che tu non devi interferire con nessuna credenza tradizionale o servizio religioso che possa essere armonizzato con il cristianesimo” – Gordon J. Laing, La Sopravvivenza della Religione Romana, 1931, pagina 129-130.
“Il cristianesimo si fermò lì, perché prese le stesse armi dei suoi avversari e le usò; gli elementi del paganesimo furono trasferiti alla nuova religione.” – Grant Showerman, Introduzione, in Franz Cumont, Religioni Orientali nel Paganesimo Romano, pag. xi.
“La credenza negli oggetti che operano miracoli, nei talismani, negli amuleti e nelle formule era cara alla… cristianità, e provenivano dall’antichità pagana … Gli abiti del clero e il titolo papale di ‘pontifex-maximus’ erano l’eredità della Roma pagana. La chiesa (cattolica) scoprì che i convertiti delle campagne veneravano ancora certe sorgenti, pozzi, alberi e pietre; così pensò che fosse più saggio incorporarle nella pratica cristiana piuttosto che interrompere troppo bruscamente le pratiche emozionali … Le feste pagane tanto care alla gente riapparvero nella veste di feste cristiane, così i riti pagani furono trasformati in cerimonie cristiane … Il calendario cristiano dei santi sostituì i ‘festi’ (i dèi) romani; le antiche divinità tanto care al popolo furono fatte rivivere sotto i nomi di ‘santi cristiani’ … Gradualmente, i tratti più teneri di Astarte, Cibele, Artemide, Diana e Iside furono riuniti nel culto di Maria.” – Will Durant, L’epoca della fede, 1950, pag. 745-746.
Langdon ci dice che l’adorazione di Maria proveniva dall’antica Babilonia in cui la vergine dea-madre era adorata sotto il nome di “Ishtar”. Altrove nel Vicino Oriente, la dea-madre era chiamata “Astarte, Ashtoreth, Persefone, Artemide (Diana) di Efeso, Venere e Iside.” Questa dea, considerata la più grande di qualsiasi dio, fu chiamata da questi pagani
la “madre vergine, madre misericordiosa, Regina del Cielo, e mia signora” (questo è ciò che “Madonna” significa in italiano). Langdon dice che la Madonna veniva spesso scolpita in immagini madre-e-figlio, o come una “mater dolorosa” (madre addolorata) che intercede per me con un dio adirato. In questo modo, l’antico paganesimo fu portato nelle chiese e nelle vite dei cristiani. – vedi S. H. Langdon, Mitologia semitica, edizione 1911, pag. 12-34, 108-111, 341-344.
Gordon Laing cita altre diverse corruzioni con cui la dea-madre veniva adorata dai pagani, e che Roma adottò nel cristianesimo: l’acqua santa, i voti, le offerte, l’elevazione di oggetti sacri (il sollevamento dell’ostia), le campane dei preti, la decorazione delle immagini, le processioni, le feste, le preghiere per i morti, il culto delle reliquie e le statue dei santi. – vedi Gordon J. Laing, La Sopravvivenza della Religione Romana, edizione 1931, pag. 92-95, 123-131, 238-241.
“Vescovi dal pensiero mondano, anziché prendersi cura della salvezza delle loro greggi, spesso erano troppo inclini a tralasciare la questione, dedicandosi unicamente alle preoccupazioni mondane… Al tempo di Costantino… i vescovi si resero volontariamente dipendenti nei suoi confronti riguardo alle loro dispute, anche perché erano determinati a usare il potere dello stato per l’avanzamento dei loro scopi … (c’è una lista delle leggi domenicali emanate nel quarto e nel quinto secolo). In questo modo la chiesa ricevette aiuto dallo stato per la promozione dei suoi fini … Ma se non fosse stato per quella confusione di interessi spirituali e secolari, se non fosse stato per il gran numero di semplici conversioni esteriori, lei (la chiesa cattolica) non avrebbe avuto bisogno di un tale aiuto.” – August Neander, Storia generale della religione e della chiesa cristiana, vol. 2, pag.16, 132, 300-301.
Milioni di martiri soffrirono e morirono durante quei lunghi secoli di potere papale. Ma “la terra soccorse la donna.” Il popolo di Dio che non era stato immediatamente ucciso fuggì nelle regioni selvagge dell’Europa, e nei luoghi isolati: il più possibile lontano da Roma. Uomini e donne di Dio erano disposti ad andare fino ai confini della terra se avessero potuto adorare il loro Creatore secondo la Bibbia, e se avessero potuto preparare i loro figli nella religione biblica. Oggi noi abbiamo bisogno di uomini e donne del genere.
“Il dragone allora si adirò contro la donna e se ne andò a far guerra col resto della progenie di lei, che custodisce i comandamenti di Dio ed ha la testimonianza di Gesù Cristo.” Apocalisse 12:17.
Lo sforzo di Satana per distruggere il popolo di Dio e rimuovere i princìpi biblici dalle loro vite continua anche nel tempo presente. Innanzitutto, Satana ha perseguitato Cristo attraverso la Roma pagana; poi, nei primi secoli, egli perseguitò la chiesa attraverso la Roma pagana; quindi, per 1260 anni egli portò il mondo dentro la chiesa e perseguitò i fedeli seguaci di Dio attraverso la Roma papale. Infine, in base alla profezia biblica, alla fine dei tempi Satana cercherà di distruggere coloro che, per fede, obbediscono a Dio. Apocalisse 12:17 ci dice che alla fine egli fa guerra “con il resto [con il rimanente] della progenie di lei.” La chiesa del ‘rimanente’ è “L’ultima” chiesa in questi ultimi giorni. Apocalisse 14:12 è un versetto parallelo che, due versetti prima della seconda venuta di Cristo, ci dice: “Qui è la costanza dei santi; qui sono coloro che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù.” Dio sta chiamando fuori dal mondo un popolo che, attraverso la fede nel potere vincitore di Cristo, vuole obbedire a tutti i Suoi comandamenti. È giunto il tempo di buttar via le ultime tracce della corruzione papale e di ritornare ad una religione biblica pura, perché questa è l’unica religione che Dio vuole che noi abbiamo.
(I simboli dell’adorazione del sole e le pratiche religiose dell’antica Babilonia erano due elementi dominanti che il paganesimo di Roma ha introdotto nel cristianesimo).
“La teologia solare dei Caldei (i Babilonesi) ebbe un effetto decisivo … sulla forma finale raggiunta dalla religione dei semiti pagani e, a seguire, sulla forma dei Romani quando (l’imperatore romano) Aureliano, il conquistatore di Palmira, aveva innalzato il ‘Sol Invictus’ (l’invincibile dio-sole) al rango di divinità suprema nell’impero.” – La storia antica, Università di Cambridge, vol. 11, pag. 643, 646-647. Da Palmira, egli trasferì nel nuovo santuario le immagini di Elio (il dio-sole) e Bel, l’antico dio benefattore di Babilonia. – vedi Cumont, Le Religioni Orientali nel Paganesimo Romano, ediz. 1911, pag. 114-115, 124.
“Essi sono diventati infallibili, e ciò appartiene solo a Dio. Essi dicono di perdonare i peccati, e ciò appartiene solo a Dio. Essi dicono di aprire e chiudere il paradiso, e ciò appartiene solo a Dio. Essi dicono di essere superiori ai re della terra, e ciò appartiene solo a Dio. Essi vanno oltre Dio quando pretendono di sciogliere intere nazioni dal loro giuramento di fedeltà ai loro re, quando questi re non li soddisfano. Essi vanno contro Dio quando danno le indulgenze per il peccato. Questa è la peggiore di tutte le bestemmie.” Adam Clarke, Commentario, su Daniele 7:25.
“La chiesa (cattolica) prese la filosofia pagana e ne fece lo scudo della fede contro i pagani. La chiesa cattolica prese il Pantheon pagano romano, il tempio di tutti gli dei, e lo consacrò a tutti i martiri; e così è ancora oggi. Essa prese la domenica pagana e ne fece la domenica cristiana. Essa prese la Pasqua pagana e ne fece la festa che noi celebriamo in questa stagione… Il sole era il dio più importante del paganesimo… Proprio in questo momento, il sole ha adoratori in Persia e in altre terre… Perciò la chiesa sembrerebbe dire: ‘Tenete quel vecchio nome pagano (la domenica); rimarrà consacrato e santificato.’ Così, la domenica pagana dedicata a Balder divenne la domenica cristiana sacra a Gesù.” – William L. Gildea, ‘Paschale Gaudium’ in The Catholic World, 58, marzo 1894, pag. 809 (Settimanale cattolico romano).
Nel corso dei secoli da quando Martin Lutero iniziò la grande riforma nel sedicesimo secolo, molte verità sono state gradualmente riscoperte, e Lutero ne trovò solo alcune. Dai suoi tempi, molte verità sono state recuperate; e ai nostri tempi il lavoro non è ancora finito. La speciale verità per i nostri giorni vuole che ritorniamo al giorno di riposo biblico: il settimo giorno di riposo del quarto comandamento del Decalogo (Esodo 20:8-11). Proprio come la Scrittura aveva profetizzato l’apostasia papale che avrebbe cercato di distruggere questa verità (Daniele 7:25), così lo è pure l’opera del popolo di Dio che negli ultimi giorni la deve restaurare.
“Alcune persone non cattoliche sono contrarie al Purgatorio perché le Scritture non ne parlano. Ma è anche vero che le Scritture non usano la parola domenica. Si parla del Sabbath, ma il Sabbath è (l’osservanza del) Sabato. Eppure i cristiani di quasi tutte le denominazioni adorano di domenica e non di sabato. Gli ebrei osservano il sabato. In nessun luogo nella Bibbia è detto che l’adorazione dovrebbe essere cambiata dal sabato alla domenica.” – Martin J. Scott, Le cose che vengono chieste ai cattolici, 1927, pag. 236 (Cattolico romano).
“Domanda: Come provate che la chiesa [Cattolica] ha il potere di comandare le feste e i giorni santi? Risposta: Attraverso l’atto di cambiare dal sabato alla domenica, cosa che i protestanti permettono (perché l’osservano) e quindi si contraddicono stupidamente perché osservano rigorosamente la domenica ma non seguono la maggior parte
delle altre feste comandate dalla stessa chiesa [Cattolica].” – Il prete Henry Tuberville, Un Breviario della Dottrina Cristiana, pag. 58 (Cattolico romano).
“È abbastanza chiaro che, per quanto rigidamente o devotamente possiamo passare la domenica, noi non stiamo osservando il giorno di riposo del sabato … Il sabato è stato fondato su un preciso comando divino. Noi non possiamo invocare un tale comando per l’osservanza della domenica … Nel Nuovo Testamento non c’è una singola riga che suggerisce una qualsiasi punizione per la violazione della presunta santità della domenica.” – Dr. R.W. Dale, I Dieci Comandamenti, pag. 106-107 (Chiesa protestante inglese).
“La chiesa (cattolica) romana … ha invertito il quarto comandamento eliminando il giorno di riposo di sabato della Parola di Dio, e istituendo la festa della domenica.” – Nicholas Summerbell, Storia della chiesa cristiana, terza edizione, 1873, pag. 415 (Chiesa cristiana Christian Connection).
“Nel Nuovo Testamento non c’è nessuna parola, nessun suggerimento a favore della cessazione del lavoro di domenica. L’osservanza del mercoledì delle ceneri o della quaresima sono esattamente sullo stesso piano dell’osservanza della domenica. Nessuna legge divina ha a che fare con il riposo domenicale.” – Canon Eyton, I dieci comandamenti (Presbiteriano).
“E dove ci viene detto nelle Scritture che dobbiamo osservare il primo giorno [di riposo] ? Ci viene comandato di osservare il settimo giorno; ma in nessun luogo c’è il comando di osservare il primo giorno. Il motivo per cui noi santifichiamo il primo giorno della settimana anziché il settimo è lo stesso per cui osserviamo molte altre cose: non perché lo comanda la Bibbia, ma perché lo comanda la chiesa.” – Isaac Williams, Semplice sermone sul catechismo, vol. 1, pag. 334, 336 (Anglicano).
“Dio dice senza distinzione: ‘Ricordati di osservare il settimo giorno’… Per quanto riguarda la domenica, è noto che è stata istituita dagli uomini… Tuttavia è chiaro che voi dovete celebrare il settimo giorno.” – Andres Karlstadt, Sul giorno di riposo e le feste comandate, 1524, cap. 4, pag. 23-24 [Karlstadt era un collaboratore con Martin Lutero a Wittenberg].
“E i tuoi riedificheranno le antiche rovine, e tu rialzerai le fondamenta di molte generazioni passate; così sarai chiamato il riparatore di brecce, il restauratore dei sentieri per abitare nel paese. Se tu trattieni il piede dal violare il sabato, dal fare i tuoi affari nel mio santo giorno, se chiami il sabato delizia, il giorno santo dell’Eterno, degno di onore, se lo onori astenendoti dai tuoi viaggi, dallo sbrigare i tuoi affari e dal parlare dei tuoi problemi, allora troverai il tuo diletto nell’Eterno, e io ti farò cavalcare sulle alture della terra e ti darò da mangiare l’eredità di Giacobbe tuo padre, poiché la bocca dell’Eterno ha parlato».” Isaia 58:12-14.
Dio vuole che il Suo popolo ripari le antiche fondamenta e ricostruisca le antiche rovine nella Sua Legge Morale. Il giorno di riposo biblico del sabato deve ancora essere restaurato nelle vite dei seguaci di Cristo in questi ultimi giorni. E coloro che resteranno leali a Dio e alla Sua Parola stabiliranno questa opera. A loro è detto che, facendo questa cosa, incontreranno incomprensioni e opposizione, ma ciò deve essere fatto lo stesso. “Il dragone allora si adirò contro la donna e se ne andò a far guerra col resto della progenie di lei, che custodisce i comandamenti di Dio ed ha la testimonianza di Gesù Cristo.” Apocalisse 12:17. Il rimanente è come l’estremità di un rotolo di stoffa. Giungendo alla fine dei tempi, Satana cercherà di distruggere coloro che rimarranno fedeli alle regole [ai criteri] che Dio ha dato al Suo popolo per condurre le loro vite: i Dieci Comandamenti.
“Dio non ha tolto la legge morale contenuta nei Dieci Comandamenti e imposta attraverso i profeti. La Sua venuta non intendeva revocare alcuna parte di questi [comandamenti] … Ogni parte di questa legge deve restare in vigore su tutta l’umanità e in tutte le epoche; poiché non dipende né dal tempo né dal luogo, né da qualsiasi altra circostanza che può cambiare, ma [dipende] dalla natura di Dio, dalla natura dell’uomo, e dalla loro immutabile relazione reciproca.” – John Wesley, Discorso sul monte del Nostro Signore, Discorso 5, in Opere, vol. 5, edizione 1829, pag. 311-312.
“Questa regola (dei Dieci Comandamenti) è immutabile perché è in armonia con la natura immutabile di Dio … Questa regola di Dio tra gli uomini è un espressione della Sua santità. Ciò che è sempre stato deve essere eterno.” – O. C. S. Wallace, A cosa credono i battisti, pag. 81, 1934.
“A differenza dei codici cerimoniali (sacrificali) e civili che furono dati a Israele come popolo eletto e nazione santa, la Legge Morale (i Dieci Comandamenti) riguarda tutta l’umanità, e non è mai stata abolita né annullata.” – William C. Procter, Mensile del Moody Bible Institute, dicembre 1933, pag. 160. [Evangelico]
“Dio minaccia di punire tutti coloro che trasgrediscono questi (dieci) comandamenti … Egli però promette la grazia e ogni benedizione a tutti coloro che li avranno osservati. Quindi noi dovremmo amarlo e fidarci di Lui, obbedendo volentieri ai Suoi comandamenti.” – Martin Lutero, Piccolo Catechismo, contenuto nel libro di Philip Schaff, I credi della cristianità, vol. 3, pag. 77.
“L’insegnamento di Cristo va oltre i Dieci Comandamenti, ma in tal modo non annulla i Comandamenti. Proprio il contrario! La cristianità rafforza l’autorità dei Comandamenti.” – Rivista della scuola domenicale della chiesa episcopale, giugno-luglio 1942, vol. 105, n. 6, pag.183-184.
“I principali credi della cristianità accettano la natura immutabile dei Dieci Comandamenti e il nostro dovere di osservarli.” – Formula Luterana di Concordia, articolo 6, pag. 131. Chiesa riformata – Seconda confessione elvetica, capitolo 12, pag. 855. Chiesa d’Inghilterra – Trentanove Articoli Religiosi, articolo 7, pag. 491-492. Protestante Episcopale – Trentanove articoli, riveduto, articolo 6, pag 808. Confessione di fede Presbiteriana-Westminster, Capitolo XIX, sezioni V, VII, XX, pag. 643-644. Dichiarazione Congregazionale-Savoy, pag. 718. Confessione Battista-Philadelphia, pag. 738, e Confessione del New Hampshire, articolo 12, pag. 476.
La spiegazione di tutto questo però non è ancora finita. Apocalisse 12 ci dirige direttamente in Apocalisse 13, e qui ci viene detto di più. In questi capitoli, il Dio del Cielo sta dando consigli speciali per il nostro tempo – avvertendoci di una crisi: la crisi finale prima del ritorno di Gesù Cristo. Possiamo essere grati di avere la Bibbia. Tenetevi stretto questo prezioso tesoro! Non lasciatelo mai, e non sottomettetevi mai agli errori della Bestia o della sua Immagine. Ora impariamo a conoscere questo terribile potere in Apocalisse 13.
SOMMARIO DI APOCALISSE 12
1 – Una donna vestita di luce, con dodici stelle sul suo capo (un simbolo della vera chiesa attraverso le epoche della storia).
2 – Il bambino promesso in Genesi 3:15 sta per nascere (il Cristo di Matteo 1-2 e Luca 1-2).
3, 9 – Il grande dragone rosso, ricoperto di sangue, ha sette teste e dieci corna. (Il versetto 9 identifica questo dragone con Satana; la bestia con sette teste e dieci corna di Apocalisse 13:1-7 corrisponde al potere del piccolo corno di Daniele 7:8, 11, 20-22, 24-25, e rappresenta sia Satana che Roma.
4 – Il dragone cerca di uccidere il Messia dopo che è nato (Erode il Grande tentò di uccidere Cristo dopo aver saputo della Sua nascita, Matteo 2).
5 – Il figlio che avrebbe governato tutte le nazioni (Salmo 2) fu portato sul trono di Dio (Matteo 28, Atti 2).
7-9 – La guerra nel cielo, quando Satana fu scacciato via (un ricordo di questo evento precedente in cui il diavolo e i suoi angeli {un terzo delle stelle del cielo, versetto 4} furono gettati sulla terra).
6, 10-13 – La fuga della vera chiesa nel deserto, e la promessa che il popolo di Dio potrebbe essere salvato attraverso la fede nel sangue dell’Agnello e attraverso la loro costante testimonianza del Suo potere.
14 – Questa fuga verso i luoghi solitari della terra continuerà per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo (Apo 12:14; Dan 7:25), 42 mesi (Apo 13:5; 11:2), e 1260 giorni o anni (Apo 12:6). (Questo periodo iniziò nel 538 d.C. e terminò nel 1798.)
15-16 – Popoli ed eserciti (le “acque” di Apocalisse 17:15) furono inviati da Roma dopo che il fedele popolo di Dio rifiutò di abbandonare le semplici verità della Scrittura. Ma la “terra”, ovvero le loro case di campagna isolate [remote], fu una protezione per loro.
17 – Sino alla fine dei tempi ci sarà un rimanente finale, o un ricordo, del popolo che ha la vera fede. Queste persone saranno facili da identificare perché osserveranno i comandamenti di Dio attraverso la fede in Gesù Cristo (Apocalisse 12:17; 14:12) e avranno la testimonianza di Gesù Cristo che è lo Spirito di profezia (Apocalisse 19:10)
APOCALISSE 13
“Poi mi fermai sulla sabbia del mare. E vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, e sulle sue corna dieci diademi e sulle teste un nome di bestemmia. E la bestia che io vidi era simile a un leopardo, i suoi piedi erano come quelli dell’orso e la sua bocca come la bocca del leone; e il dragone le diede la sua potenza e il suo trono e grande autorità.” Apocalisse 13:1, 2.
La bestia leopardo di Apocalisse 13 è identica al potere del piccolo corno di Daniele 7 – è la Roma papale. Il piccolo corno sorse tra i dieci regni europei. La bestia leopardo salì “fuori dal mare” – il che significa che è sorta tra molti popoli (nella profezia biblica le “acque” simboleggiano i popoli, Apocalisse 17:15). Sia il grande dragone rosso del capitolo 12 che la bestia leopardo del capitolo 13 hanno sette teste e dieci corna, quindi sono entrambe romane. Il dragone rosso è Satana che opera attraverso la Roma pagana, mentre la bestia leopardo è Satana che opera attraverso il suo successore: la Roma papale. La terribile bestia di Daniele 7 (Roma pagana) aveva dieci corna, poi sorse il piccolo corno. Nel libro dell’Apocalisse, la bestia leopardo (Roma papale) viene dopo il dragone (la Roma pagana).
“Le bestie di Daniele e Giovanni sono imperi. La bestia con le dieci corna è il potere romano… La testa è il corpo governativo. Le teste di questa bestia rappresentano i governi successivi.” – H. Grattan Guinness, Il romanesimo e la riforma, pag. 144-145.
La bestia leopardo aveva i piedi di un orso e la bocca di un leone, combinando così i simboli di Daniele 7 in cui il leone rappresenta Babilonia, l’orso la Medo-Persia, e il leopardo la Grecia. La bestia leopardo aveva sette teste e dieci corna, proprio come era accaduto a Roma. Quindi, come conferma la storia, le credenze e le pratiche della Roma papale sono un ibrido delle religioni pagane di queste antiche nazioni: Babilonia, Medo-Persia, Grecia e Roma. Negli ultimi cento anni sono stati scritti molti libri per dimostrare questa cosa. Gli scrittori cattolici romani ammettono che gli insegnamenti e l’organizzazione ecclesiale del cattolicesimo derivano dall’antico paganesimo. Il papato è l’erede diretto delle religioni misteriche orientali e, specialmente, dell’antica Babilonia. Per questo la profezia biblica la descrive come “Babilonia la Grande, la madre delle meretrici.” Apocalisse 17:5.
“La possente chiesa cattolica era poco più che l’impero romano battezzato.” – A. C. Flick, L’ascesa della chiesa medioevale, 1909, pag. 148.
Dall’antica Babilonia venne il culto della vergine madre-dea, che era adorata come la più importante degli dei – vedi S. H. Langdon, Mitologia semitica, edizione 1931. Roma adottò questo culto per adorare Maria; e allo stesso modo il culto pagano del sole durante la domenica venne adottato dall’apostasia romana. Il cardinale Newman elenca molti esempi di cose di “origine pagana” che il papato portò nella chiesa “per raccomandare la nuova religione ai pagani.” – “L’uso dei templi che venivano dedicati a particolari santi, gli ornamenti che in determinate occasioni erano fatti usando rami d’alberi ; l’incenso, le lampade e le candele; l’acqua santa; gli asili (eremitaggio, monasteri e conventi) ; le feste (pagane), le processioni, gli abiti sacerdotali, la tonsura, l’anello nel matrimonio, l’essere rivolti ad est, le immagini… e la Kyrie Eleison.” J. H. Newman, Un saggio sullo sviluppo della dottrina cristiana, edizione del 1920, pag. 373 (Cattolico romano). Subito dopo che Costantino (imperatore dell’Impero romano), decretò l’osservanza del giorno di riposo domenicale nel quarto secolo, si trasferì ad est e costruì Costantinopoli
come sua nuova capitale. La metà occidentale dell’impero fu lasciata più al controllo del papa. Poi nel 538 d.C. , l’imperatore Giustiniano conferì al papa ancora più autorità civile e religiosa sulle nazioni: fu così che iniziarono i 1260 anni della supremazia papale. Il dragone (Roma pagana) diede alla bestia leopardo (Roma papale) il suo potere religioso, la sede del governo (la città di Roma – la città più grande e più importante del mondo nei primi secoli), e la sua autorità civile o governativa. La parola “sede” usata per “Santa Sede” significa “sedia”; e lì il papa siede oggi, nella città di Roma; la sede dell’antico impero pagano. La Roma pagana diede la sedia (o la sede) alla Roma papale.
“La rimozione della capitale dell’impero da Roma a Costantinopoli nel 330 d.C. lasciò la chiesa occidentale praticamente libera dal potere imperiale, potendo così sviluppare una propria forma organizzativa. Il Vescovo di Roma, nella sedia dei Cesari, ora era l’uomo più potente dell’Occidente e, quando i barbari invasero l’impero, fu subito costretto a diventare il capo politico e spirituale.” – A. C. Flick, L’ascesa della chiesa medioevale, pag. 168.
“Qualunque elemento romano che i barbari e gli ariani lasciarono… andò sotto la protezione del vescovo di Roma che lì era la persona più importante dopo la scomparsa dell’imperatore… In questo modo, la chiesa romana si insinuò privatamente alla guida dell’impero romano mondiale, di cui è l’attuale continuazione; l’impero non è morto, ma ha solo subito una trasformazione… questa (la chiesa cattolica) è una creazione politica, ed è imponente come un Impero Mondiale, perché è una continuazione dell’impero Romano. Il Papa, che si definisce “Re” e “Pontifex Maximus” (il titolo dell’imperatore romano al tempo di Cristo) è il successore di Cesare.” – Adolf Hamack, Cos’è la cristianità? 1903, pag. 269-270.
(A proposito del tempo, verso il 500 d.C., quando l’impero romano si stava sgretolando) “No, la chiesa (cattolica) non scenderà nella tomba, ma sopravvivrà all’impero. Alla fine sorgerà un secondo impero, e il Papa sarà il padrone di questo impero – più di questo, egli sarà il padrone dell’Europa. Egli detterà i suoi ordini ai re, e loro obbediranno a lui.” – Andrea Lagarde, La Chiesa latina nel Medioevo, 1915, pag. vi.
“E vidi una delle sue teste come ferita a morte; ma la sua piaga mortale fu guarita, e tutta la terra si meravigliò dietro alla bestia.” Apocalisse 13:3.
La ferita ebbe luogo proprio l’anno in cui terminarono i 1260 anni: nel 1798. Berthier, il generale francese sotto Napoleone, entrò a Roma e fece prigioniero il papa Pio VI. Il papa fu spostato precipitosamente da una prigione all’altra e morì diciotto mesi più tardi nella fortezza francese di Valence. Nel 1870, il papato ricevette un altro colpo quando l’Italia prese la città di Roma come sua capitale. Il Papa divenne un volontario “prigioniero del Vaticano.” Ma la ferita mortale doveva essere guarita. Nel 1929 il cardinale Gasparri incontrò il premier Mussolini nel palazzo di San Giovanni in Laterano e il trattato del Vaticano fu firmato, restituendo il potere temporale al papato, facendolo nuovamente diventare un regno con il proprio territorio. Anche il mondo riconobbe il significato storico di questo atto. Il risultato fu “guarire una ferita di 59 anni”, secondo il The Catholic Advocate of Australia, 18 aprile 1929, pag. 16. La prima pagina del San Francisco Chronicle del 12 febbraio 1929 aveva le immagini di Gasparri e Mussolini, i firmatari del concordato, con il titolo “Guarisce la ferita dei molti anni.” L’Associated Press disse dell’evento “Nel porre le firme sul memorabile documento, guarendo così la ferita che si aggravava dal 1870, è stata mostrata un estrema cordialità da entrambe le parti.” Ancora, proprio prima della sua definitiva distruzione, il papato potrebbe dire: “Io seggo come regina, non sono vedova e non vedrò mai cordoglio.” Apocalisse 18:7 (Isaia 47:7-15, Apocalisse 17:18).
Nel 1929 il governo italiano riconobbe la Città del Vaticano come uno stato indipendente. Il papa era nuovamente un re. Il 9 marzo 1929 il papa disse: “Le persone di tutto il mondo sono dalla nostra parte.” Gradualmente il papato sta riguadagnando potere. “Eppure, da allora (il 1798) il Papato è stato sollevato ad un apice del potere spirituale, per quanto possa essere irraggiungibile, dall’inizio della storia cristiana.” – Il papato moderno, pagina 1 (Cattolico romano).
Questo è il potere del piccolo corno di Daniele 7 che doveva governare per “quarantadue mesi” (Apocalisse 13:5), che equivalgono a 1260 giorni di anni profetici. Ed egli “aperse la sua bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome, il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo.” Apocalisse 13:6. “E le fu data una bocca che proferiva cose grandi e bestemmie; e le fu data potestà di operare per quarantadue mesi.” Apocalisse 13:5, da confrontare con Daniele 7:8, 20, 25. Sostenendo di essere vicario di Cristo sul mondo, egli siede “nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio.” 2Tessalonicesi 2:4. Egli doveva “far guerra ai santi e vincerli; e le fu data autorità sopra ogni tribù, lingua e nazione.” Apocalisse 13:7. Ecco un altra visione della persecuzione della vera chiesa nel deserto durante i lunghi secoli dell’oscurità papale (Apocalisse 12:13, 16), attraverso quel potere che la profezia disse che avrebbe “perseguitato i santi dell’Altissimo.” Daniele 7:25.
“Durante i 2.000 anni in cui è stata su questa terra, la chiesa (cattolica romana) ha combattuto con quasi tutti i governi di questo mondo. Il mondo è pieno delle loro rovine. I loro troni sono crollati e caduti, le loro dinastie si sono polverizzate. E oggi i governi del mondo incontreranno lo stesso destino se sfideranno l’ostilità della chiesa di Dio. Lei rimane; oggi lei è com’era 2.000 anni fa … oggi lei è com’era durante il Medioevo; oggi lei è com’era durante i tempi della persecuzione protestante nel sedicesimo secolo; lei è l’invincibile chiesa di Dio. Che Dio aiuti lo stato che la attacca; che Dio aiuti il re che provoca la sua ostilità.” – da un sermone del prete cattolico D. S. Phelan, la domenica del 12 dicembre 1909, pubblicato sul periodico cattolico romano (St. Louis), The Western Watchman, 16 dicembre 1909.
“Quelle persecuzioni furono portate avanti sotto queste sanguinose massime (i decreti cattolici romani per uccidere i protestanti) … Dopo che fu dato il segnale per iniziare il martirio nei canoni [ordini] di Orleans, ne seguì l’estirpazione degli Albigesi (francesi) sotto la forma di una crociata, l’instaurazione dell’inquisizione, i crudeli tentativi di estinguere i Valdesi (svizzeri), il martirio dei Lollardi (inglesi), le guerre crudeli per sterminare i Boemi, il rogo di Huss, di Girolamo e di tantissimi altri martiri prima della Riforma; e in seguito, le feroci crudeltà praticate nei Paesi Bassi, i martiri durante il regno della regina Maria, l’estinzione della Riforma in Spagna e in Italia con il fuoco e la spada, attraverso la frode e l’aperta persecuzione in Polonia, il ‘massacro di Bartolomeo’, la persecuzione degli Ugonotti (francesi) da parte della lega (cattolica), … e tutte le crudeltà e le disonestà connesse con la revoca dell’editto di Nantes (in Francia) … Questi sono i fatti più chiari ed evidenti che spiegano la profezia (di Daniele 7), oltre agli omicidi lenti e segreti del sacro tribunale dell’Inquisizione.” – T. R. Birks, I quattro imperi profetici, edizione del 1845, pag. 248-249.
Il potere di questa apostasia medioevale deve rinascere in modo meraviglioso nel prossimo futuro. “E l’adoreranno tutti gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti nel libro della vita dell’Agnello, che è stato immolato fin dalla fondazione del mondo. Se uno ha orecchio, ascolti.” Apocalisse 13:8-9. Su questo argomento ne sapremmo di più in seguito.
“Poi vidi un’altra bestia, che saliva dalla terra, ed aveva due corna simili a quelle di un agnello, ma parlava come un dragone.” Apocalisse 13:11.
La bestia precedente [Apocalisse 13:1] venne fuori dal “mare”, indicando che sarebbe sorta in una zona con molti “popoli, moltitudini, nazioni e lingue”, perché questo è ciò che simboleggia l’acqua (Apocalisse 17:15). Ma questa seconda bestia doveva venire fuori dalla “terra” in un area poco popolata. Nel 1798, quando il potere papale ricevette la sua ferita mortale, gli Stati Uniti, situati nel continente occidentale, erano a quei tempi l’unica grande potenza mondiale che diventò importante in un territorio relativamente disabitato. Solo nove anni prima (nel 1789) gli Stati Uniti avevano adottato la loro costituzione nazionale. È all’interno del territorio degli Stati Uniti che noi dobbiamo cercare l’adempimento di questa profezia. Nella sua nota su Apocalisse 13:11, scritta nel 1754, John Wesley parla della bestia con le due corna simili ad agnello, la seconda bestia di Apocalisse 13:
“Essa non è ancora venuta, anche se non può essere molto lontana, perché deve apparire alla fine dei quarantadue mesi della prima bestia.” John Wesley, Note esplicative sul Nuovo Testamento, edizione del 1791, vol. 3, pag. 299.
“Descrivendo l’ascesa degli Stati Uniti, un famoso scrittore parla del mistero del suo avanzamento da un posto libero [vuoto] e dice: come un seme silenzioso noi siamo cresciuti diventando un impero.” (G. A. Townsend, Il nuovo mondo confrontato con il vecchio, 1869, p. 462). Una rivista europea del 1850 parlò degli Stati Uniti come di un impero meraviglioso che stava ’emergendo’ e ‘nel silenzio della terra, ogni giorno aumentava il suo potere e il suo orgoglio’ (The Dublin Nation).” – Il gran conflitto, pag. 440.
“Ed aveva due corna simili a quelle di un agnello.” Apocalisse 13:11. La Bibbia raffigura le nazioni del passato come bestie feroci ripiene di intolleranza, persecuzione e oppressione. Al contrario, gli Stati Uniti erano stati fondati sui principi della libertà civile e religiosa, dell’uguaglianza e della tolleranza. Questi principi sono stati scritti nella Costituzione e nella Dichiarazione dei Diritti. Per molti anni, le persone che cercavano sollievo dalla persecuzione e dalla lotta, cercavano di raggiungere le sue rive.
“Il Congresso non promulgherà leggi sullo stabilimento della religione, o per proibirne la libera professione; o che limitino la libertà di parola o di stampa; o [che limitino] il diritto delle persone di riunirsi pacificamente e di fare petizioni al governo per la compensazione dei torti.” – Il primo emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d’America, nel Codice degli Stati Uniti, edizione del 1958, pag. 46.
“La clausola dello ‘stabilimento della religione’ del Primo Emendamento significa almeno questo: né uno stato, né il governo federale possono istituire una chiesa. Non possono essere approvate leggi che aiutano una religione, che aiutano tutte le religioni, o che preferiscono una religione su un altra. Non si può forzare né influenzare una persona ad andare in chiesa o a restarne lontano contro la sua volontà, oppure costringerlo a credere o a non credere in qualsiasi religione. Nessuno può essere punito per avere o dire di avere delle credenze religiose o per non credere, per frequentare o non frequentare la chiesa. Nessuna tassa di qualsiasi importo, grande o piccola, può essere riscossa per sostenere qualsiasi attività o istituzione religiosa, qualunque sia il loro nome, o qualunque forma può essere adottata per insegnare o praticare la religione. Né lo stato, né il governo federale possono, apertamente o segretamente, partecipare agli affari di qualunque organizzazione o gruppo religioso e viceversa. Nelle parole di Jefferson, la stipulazione contro l’istituzione della religione attraverso la legge aveva lo scopo di erigere
‘un muro di separazione tra la chiesa e lo stato” – Decisione della Corte Suprema Americana, Everson contro Consiglio dell’Educazione, 330 U.S. 1 (10 febbraio 1947), negli U.S. Reports, pag. 15-16.
“Ma parlava come un dragone.” Apocalisse 13:11. La voce dell’intolleranza e della persecuzione. Noi vorremmo che questo non accada mai in questa terra libera. Ma le guide lungimiranti hanno riconosciuto già da molto tempo che la tendenza di imporre i dogmi religiosi attraverso la legge civile è una cosa molto comune dell’umanità e, se non si sorveglia attentamente, tende a scoppiare in una persecuzione attiva anche nei luoghi inaspettati.
“Essa esercitava tutta l’autorità della prima bestia davanti a lei, e faceva sì che la terra e i suoi abitanti adorassero la prima bestia, la cui piaga mortale era stata guarita. E faceva grandi prodigi … e seduceva gli abitanti della terra per mezzo dei segni che le era dato di fare davanti alla bestia, dicendo agli abitanti della terra di fare un’immagine alla bestia, che aveva ricevuto la ferita della spada ed era tornata in vita. E le fu concesso di dare uno spirito all’immagine della bestia, affinché l’immagine della bestia parlasse, e di far sì che tutti coloro che non adoravano l’immagine della bestia fossero uccisi.” Apocalisse 13:12-15.
Thomas Jefferson, in una lettera ad un rabbino ebreo: “Il tuo generale spirito di intolleranza religiosa si trova in ogni setta … Le nostre leggi hanno applicato l’antidoto al vizio … ma resta ancora molto da fare; perché anche se noi siamo liberi attraverso la legge, nella pratica le cose non stanno così. L’opinione pubblica si erge ad Inquisizione, e opera con tanto fanatismo quanto soffiano le fiamme di un rogo di eretici.” Lettera a Mordecai M. Noah, 28 maggio 1818, Lettere di Thomas Jefferson vol. 213, pag. 37988. Biblioteca del Congresso.
La “prima bestia davanti a lei” – la Roma papale – era la migliore nel perseguitare tutti coloro che avevano idee diverse in materia religiosa. Satana autorizzerà questa seconda bestia a fare dei possibili miracoli per convincere le moltitudini a seguire i suoi ordini. Satana farà in modo che sia fatta un immagine della prima bestia. La prima bestia – il papato – era una combinazione di chiesa e stato che usava i suoi poteri civili per schiacciare ogni opposizione al suo decreto religioso. Deve essere fatta un immagine (o un duplicato) di questa bestia per poter opporre i princìpi e le leggi di Dio, un immagine che cercherà di distruggere tutti coloro che stanno sulla sua strada. Chi non accetta gli ordini di questa immagine della bestia sarà condannato a morte. Qui stiamo osservando gli elementi di un immensa crisi che deve verificarsi nel nostro tempo.
“Inoltre faceva sì che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, fosse posto un marchio sulla loro mano destra o sulla loro fronte, e che nessuno potesse comperare o vendere, se non chi aveva il marchio o il nome della bestia o il numero del suo nome.” – Apocalisse 13:16-17.
Per capire i metodi e gli obiettivi dell’immagine della bestia, dobbiamo capire i metodi e gli obiettivi della bestia. In Daniele 7:25 troviamo un elenco di queste tattiche e obiettivi. “Egli proferirà parole contro l’Altissimo, perseguiterà i santi dell’Altissimo con l’intento di sterminarli e penserà di mutare i tempi e la legge.”
Gli obiettivi qui indicati sono tre:
#1 – Bestemmiare Dio pretendendo di ottenere il potere che appartiene a Lui solo.
#2 – Perseguitare il popolo di Dio perché non accetterà queste affermazioni blasfeme, né i suoi insegnamenti religiosi.
#3 – Tentare di cambiare le leggi di Dio, specialmente la Sua legge del sabato [Esodo 20:8-11], e imporre questi cambiamenti a tutti gli uomini. Questa è la base dell’immagine della bestia di Apocalisse 13. Questa è la ragione della persecuzione e della crisi qui descritta. Questa è la chiave per capire il Marchio della bestia.
Il marchio della bestia si basa sull’adorazione (Apocalisse 13:15). L’adorazione di Dio nel sabato del settimo giorno è la Sua legge più rigettata ai giorni nostri. La prova della crisi finale si concentrerà su questo argomento. Obbediremo all’uomo o a Dio? Gli uomini saranno marchiati. L’adorazione nel giorno domenicale sarà il fattore decisivo, e sarà la base per decidere chi comprerà o venderà. Chi obbedisce alla Legge del sabato di Dio (il settimo giorno di riposo) sarà perseguitato per non aver accettato il marchio di lealtà verso i poteri terreni. Sarà decretato che essi devono morire. In quel giorno, solo Dio sarà la difesa e il protettore del Suo popolo. La preghiera del Suo popolo sarà: “È tempo che tu operi, o Eterno; [perché] essi hanno annullato la tua legge.” Salmo 119:126. Avverrà ciò che non è accaduto sin dai tempi di Noè: il mondo intero si opporrà ad un piccolo gruppo di persone che, da solo, è dalla parte del Dio del Cielo e delle Sue leggi. In un momento come questo, se Dio dovesse attendere più a lungo – la giustizia, la verità e il popolo di Dio sarebbero cancellati dalla faccia della terra; sarà giunto il tempo dell’intervento di Dio.
“Il Papa non è solo il rappresentante di Gesù Cristo, ma è Gesù Cristo stesso nascosto sotto il velo della carne. Quando parla il Papa, è Gesù Cristo che parla. Il Papa concede un favore o pronuncia un anatema? È Gesù Cristo che pronuncia l’anatema o accorda il favore. Quando il Papa parla, noi non dobbiamo esaminare nulla, ma dobbiamo soltanto obbedire. Noi non abbiamo il diritto di criticare la sua direzione o discutere i suoi comandi.” – L’arcivescovo di Venezia, prima di diventare Papa Pio X.
“Abbiamo preso questo principio come una base: la religione cattolica con tutti i suoi riti deve essere l’unica religione dominante, in modo tale che ogni altro culto sia bandito e proibito. Il cuore del Santo Padre (il papa) soffre molto per non poter imporre un limite a tutta questa malvagità; cosa che certamente farebbe se potesse usare altri mezzi per restringere il loro folle comportamento.” – Papa Pio IX.
“Gli avventisti sono l’unico corpo di cristiani che hanno la Bibbia come loro insegnante, e che non trovano alcun permesso nelle sue pagine per il cambiamento del giorno [di riposo] dal settimo al primo … La ragione e il buon senso richiedono l’accettazione dell’uno o dell’altro: o il protestantesimo e la santificazione del sabato, o il cattolicesimo e la santificazione della domenica. Il compromesso è impossibile.” Catholic Mirror, 2 settembre e 23 dicembre 1893 (A quel tempo questo giornale di Baltimora era l’organo ufficiale del cardinale Gibbons).
SOMMARIO DI APOCALISSE 13
1-2 – La bestia simile a un leopardo con sette teste e dieci corna sorge dal mare, e si riconosce facilmente grazie ai suoi nomi di bestemmia. (A Giovanni il rivelatore è qui data un altra visione di questa orribile bestia che, durante i secoli, aveva cercato di distruggere la verità di Dio e il Suo popolo.) Il dragone gli diede il suo potere, la sua sede, e grande autorità.
3 – La ferita nella testa della bestia simile a un leopardo. (Questo avvenne nel 1798 d.C. , quando il generale Berthier imprigionò il papa. Il papa morì in esilio l’anno seguente: I 1260 anni erano terminati).
3-4 – Ma, più tardi, tutto il mondo avrebbe nuovamente ammirato la Bestia, quando la sua ferita sarebbe guarita. A quel tempo il mondo adorerà la Bestia.
5 – Questa terribile bestia si identifica anche dal periodo di tempo in cui ha avuto potere, prima di essere ferita: essa avrebbe continuato per 42 mesi, che equivalgono a 1260 giorni o anni profetici (dal 538 d.C. al 1798).
6-7 – Un altro segno identificativo è il suo potere persecutorio che doveva continuare per un periodo di tempo così lungo (Leggi attentamente Apocalisse 13:5-7 con Daniele 7:25 perché sono versetti paralleli che parlano dello stesso potere).
8-9 – Negli ultimi giorni tutti si inchineranno davanti a lui, tranne i fedeli. Ascolta e conosci ciò che sta arrivando. Tuttavia è promesso che i nemici del popolo di Dio saranno definitivamente distrutti: Babilonia cadrà (Apo 13:10 e Apo 17 – 18).
11-14 – Sorgerà una seconda bestia dalla “terra”, dove la popolazione è scarsa. All’inizio simile ad un agnello ma poi feroce come un dragone,
questa seconda bestia riprenderà a distruggere i giusti, proprio come aveva fatto in precedenza la prima bestia per così tanti secoli. Questa bestia avrà il potere di fare dei prodigi [segni, miracoli] affinché tutti si inchinino davanti a lei.
14-15 – La seconda bestia farà un immagine alla prima bestia, e sarà comandata l’obbedienza con la minaccia della morte.
15-18 – Qui sta la sapienza: impara il significato del Marchio della Bestia. Imparalo ora, mentre c’è ancora tempo.
APOCALISSE 14
Il messaggio finale di Dio prima della crisi e durante la crisi è potente e deciso, e ci è stato dato in Apocalisse 14 nel simbolo dei tre potenti angeli che lo dichiarano al mondo intero proprio prima del secondo ritorno di Gesù Cristo. Il messaggio del primo angelo è: “Temete Dio e dategli gloria, perché l’ora del suo giudizio è venuta; e adorate colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque.” Apocalisse 14:7.
“Adora Dio e glorifica Lui solo, perché è giunta l’ora del Suo giudizio sull’umanità, adorate il Creatore in questo momento solenne.”
Nei tempi biblici, il popolo di Dio mostrava chiaramente di adorare il Creatore adorandolo nel Suo giorno – il Memoriale della Creazione: il sabato del settimo giorno. Questo è il richiamo del primo angelo.
Il secondo messaggio dell’angelo è: “È caduta, è caduta Babilonia, la grande città che ha dato da bere a tutte le nazioni il vino dell’ira della sua fornicazione.” Apocalisse 14:8.
“La Babilonia romana è caduta, quella città mistica che aveva fatto bere i suoi errori pagani a tutte le nazioni.” Babilonia e le sue figlie stanno unendo le persone nell’adorazione dell’uomo, e stanno cadendo tutti insieme; per questo motivo, il potente grido dell’Angelo di Apocalisse 18 ripeterà questo messaggio (Apocalisse 18:2-3), e vi aggiungerà l’ulteriore richiamo: “Uscite da essa, o popolo mio, affinché non abbiate parte ai suoi peccati e non vi venga addosso alcuna delle sue piaghe.” (Apocalisse 18:4). Dio vuole che gli uomini escano dall’errore ed entrino nella meravigliosa luce della verità biblica: una fede basata sulla salvezza attraverso Cristo che permette agli uomini di obbedire alla Sua Parola Scritta. Nel 1560, il credo di Papa Pio IV fu adottato dalla chiesa cattolica romana nel Concilio di Trento come il credo ufficiale della chiesa cattolica romana. L’articolo 10 di questo Credo dice: “Io riconosco che la Santa Chiesa Cattolica Apostolica è la madre e la signora di tutte le chiese.” E tutte le chiese che si inchinano ai suoi ordini sono incluse in questa categoria. “Sulla sua fronte era scritto un nome: «Mistero, Babilonia la grande, la madre delle meretrici e delle abominazioni della terra».” Apocalisse 17:5.
Il messaggio del terzo angelo è: “Se uno adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla sua fronte o sulla sua mano, berrà anch’egli il vino dell’ira di Dio, versato puro nel calice della sua ira … Qui è la costanza dei santi; qui sono coloro che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù.” Apocalisse 14:9-12.
Questa è la minaccia più terribile che si trova nella Parola di Dio; e questo solenne avvertimento contro il ricevimento del Marchio della Bestia dato appena due versetti prima del secondo avvento di Cristo, si conclude con una descrizione delle uniche persone che resisteranno alla Bestia alla fine dei tempi: coloro che osservano i Comandamenti di Dio permettendo alla fede di Gesù Cristo di operare. Solo in Cristo essi possono vincere, obbedire e resistere all’enorme potere della Bestia e della sua immagine. E nella forza di Cristo essi resistono e rimangono fedeli sino alla fine. Grazie a Dio per la Sua Parola. La descrizione del dragone in Apocalisse 12 finiva con un ritratto del popolo di Dio dell’ultimo giorno (Apocalisse 12:17). La descrizione della Bestia di Apocalisse 13 e 14 termina con una descrizione parallela (Apocalisse 14:12.) Senza dubbio, Dio permette che il Suo popolo possa sostenere lo standard Cristiano nella crisi finale.
I Dieci Comandamenti attraverso la fede in Cristo: questo è il sigillo che sarà sul Suo popolo in questi ultimi giorni.
“Tra non molto ci sarà una religione di stato negli Stati Uniti, e quella religione di stato sarà cattolica romana … Il cattolico romano deve esercitare il suo voto per assicurare la predominanza cattolica in questo paese.” – Priest Hecker nel Catholic World, luglio 1870.
“Senza l’autorità della chiesa [cattolica], il protestantesimo non ha buone ragioni per la sua teoria del riposo domenicale, e deve logicamente osservare il sabato come giorno di riposo.” – Prete John G. Shea, L’osservanza della domenica e delle leggi civili per la sua imposizione, nella rivista American Catholic Quarterly Review, gennaio 1883, pag. 152.
“Tutti i cattolici devono esercitare il loro potere per fare in modo che la costituzione degli Stati sia modellata secondo i principi della chiesa cattolica.” – Papa Leone XIII, Enciclica papale.
“Per molti secoli, la chiesa cattolica ha decretato che i cristiani devono osservare questo giorno di riposo domenicale.” – Papa Giovanni XXIII, Mater et Magistra (la chiesa è madre e insegnante), sez. 251, 15 maggio 1961.
“La domenica è un istituzione cattolica, e le sue pretese di osservanza possono essere difese solo con i principi cattolici … Dall’inizio alla fine delle Scritture non c’è un solo passaggio che autorizzi il trasferimento dell’adorazione pubblica settimanale dall’ultimo giorno della settimana al primo.” – The Catholic Press, Sydney, Australia, agosto 1900.
“La chiesa di Roma è una monarchia che include tutti i regni della terra ed è (tra i corpi temporali) come la mente o l’anima del corpo dell’uomo, oppure è come Dio nel mondo. Perciò la chiesa di Roma non deve avere solo il potere spirituale, ma anche il potere temporale supremo.” – Enciclica di Papa Leone XXIII, 1879.
“Noi non ci dichiariamo colpevoli del crimine che ci attribuisce il devoto guerriero (il generale Miles). Egli dice che noi stiamo cercando di rendere gli Stati Uniti un paese cattolico. Noi stiamo certamente facendo tutto il possibile per realizzarlo.” – The Catholic Register, Kansas City, 16 aprile 1914.
“I protestanti … accettano la domenica anziché il sabato come giorno di pubblica adorazione dopo che la chiesa cattolica ha fatto il cambiamento … Ma i protestanti non sembrano rendersi conto che accettando la Bibbia, nell’osservanza della domenica stanno accettando l’autorità del portavoce della chiesa: il papa.” – Our Sunday visitor, 5 febbraio 1950 (Una delle riviste settimanali cattoliche più grandi in America).
“È bene ricordare ai presbiteriani, ai battisti, ai metodisti e a tutti gli altri cristiani, che la Bibbia non li sostiene da nessuna parte nella loro osservanza della domenica. La domenica è un istituzione della chiesa cattolica romana, e coloro che osservano il giorno [domenicale] osservano un comandamento della chiesa cattolica.” – Prete Brady, in un discorso all’Elizabeth, N.J. il 17 marzo 1903, riferito nell’Elizabeth, N.J. News, 18 marzo 1903.
L’obiettivo di Roma è questo; ma la profezia biblica ci dice che il papato non sarà in grado di farlo direttamente, ma piuttosto attraverso una “immagine della bestia” che verrà istituita quando la bestia simile all’agnello inizierà a parlare come un dragone. Roma non può conquistare direttamente l’America. Questo fatto è ovvio da un po di tempo.
Anche se lei cerca di far accrescere il suo potere, tuttavia il protestantesimo resta la maggioranza. L’obiettivo può essere raggiunto in un modo: (1) Dovrà essere effettuato un cambiamento nella nostra Costituzione, mettendo da parte la clausola sulla libertà religiosa nel Primo Emendamento, e (2) sarà necessario un passaggio di una Legge Domenicale Nazionale sotto la direzione protestante. Tutti posso accordarsi solo attraverso la legislazione domenicale e l’imposizione, dato che le varie chiese combattono su tutti gli altri loro insegnamenti. La domenica è la semplice prova che sostiene le dichiarazioni di supremazia dei cattolici romani sulle chiese cristiane. Sono secoli che lei insegna queste cose. La nostra accettazione del giorno di riposo [cattolico] romano (la domenica) è la base di sostegno che permette alla chiesa cattolica di dimostrare che le sue tradizioni sono superiori alla Scrittura.
“Domanda: Perché osserviamo la domenica invece del sabato? Risposta: Noi osserviamo la domenica invece del sabato perché la chiesa cattolica, nel Concilio di Laodicea del 336 d.C. , trasferì la solennità dal sabato alla domenica.” Peter Geiermann, Un catechismo dottrinale, edizione 1934, pagina 50.
“Verso il 590 d.C, papa Gregorio, in una lettera al popolo romano, denunciò come profeta dell’Anticristo chi pensava che non si sarebbe dovuto lavorare nel settimo giorno.” – James T. Ringgold, La legge della domenica, p. 267.
“Loro (i cattolici) attribuiscono il cambiamento del giorno di riposo nel giorno del Signore al Decalogo. L’unico esempio che loro usano è il cambiamento del giorno di riposo. Essi avranno bisogno che il potere della chiesa (cattolica) sia molto grande, dato che è stato dato con un ordine del Decalogo (i Dieci Comandamenti).” – La confessione di Augusta, 1530 d.C., parte 2, art. 7, in Philip Schaff, I credi della cristianità, vol. 3, pag. 64 (Questa è la dichiarazione luterana più importante mai scritta. È stata scritta da Filippo Melantone, il più caro amico di Martin Lutero).
“La Scrittura insegna: Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è sabato, sacro all’Eterno, il tuo DIO, eccetera; ciononostante la chiesa (cattolica) ha cambiato il giorno di riposo al giorno del Signore attraverso la propria autorità, riguardo alla quale tu non hai neppure un versetto.” John Eck, 1533 d.C. Manuale dei luoghi comuni contro i Luterani, pag. 45 (John Eck fu il principale oppositore cattolico di Lutero. Egli era convinto che la Tradizione cattolica era stata dimostrata essere più grande della Scrittura perché aveva cambiato uno dei Dieci Comandamenti, e i protestanti lo osservano. Questo cambiamento fu reso ufficiale nel Concilio di Trento, e sin da allora Roma lo ha ripetuto).
Il 18 gennaio 1563, il Concilio di Trento stabilì che la Tradizione (i detti cattolici) è più grande della Scrittura, dopo un potente discorso dell’Arcivescovo di Reggio in cui diceva che la chiesa [cattolica] aveva cambiato il Quarto Comandamento, si dimostrava chiaramente che la Tradizione era più grande della Scrittura. – Vedi H. J. Holtzman, Canone e tradizione, edizione 1859, pag. 263.
“Da un punto di vista dottrinale e disciplinare, il Concilio di Trento fu il concilio più importante nella storia della chiesa romana perché fissò la propria fede e pratica distintiva rispetto alle chiese evangeliche protestanti.” – L’Enciclopedia Schaff-Herzog, alla voce ‘Concilio di Trento.’
“I protestanti spesso deridono l’autorità della tradizione della chiesa (cattolica), e pretendono di essere diretti solo dalla Bibbia; eppure anche loro sono stati guidati dalle pratiche dell’antica chiesa (cattolica) che non trovano alcun sostegno nella Bibbia, perché si fondano soltanto sulla tradizione della chiesa [cattolica]. Ecco un esempio eclatante: Il primo comando positivo nel Decalogo è ‘Ricordati del giorno di sabato per santificarlo’ … il giorno di riposo che Dio ha comandato era il nostro sabato. Eppure chi tra i cattolici o i protestanti (tranne una o due denominazioni) ha mai osservato quel comandamento adesso? Nessuno. Come mai? La Bibbia a cui i protestanti dicono di obbedire esclusivamente non autorizza la sostituzione del primo giorno della settimana al settimo. Su quale autorità l’hanno fatto? Chiaramente sull’autorità di quella stessa chiesa cattolica che loro hanno abbandonato, e le cui tradizioni hanno condannato.” – John L. Stoddard, Ricostruire una fede perduta, pag. 80 (cattolico romano).
Oggi ci sono diverse organizzazioni in America che stanno facendo forti pressioni per una Legge Domenicale Nazionale. Questo include gruppi come l’Associazione Nazionale di Riforma, la Federazione Internazionale di Riforma, l’Alleanza del Giorno del Signore degli Stati Uniti, il Comitato del Giorno di Riposo di New York, il Consiglio Federale delle Chiese di Cristo in America, tra tutti gli altri. In un forum radiofonico del 1956, un rappresentante di uno di questi gruppi sosteneva che chiunque non avesse obbedito ad una legge del genere, una volta approvata, sarebbe dovuto essere lapidato. Si sa che la Costituzione ostacola una legge religiosa così violenta in America ma, come disse uno scrittore cattolico: “le costituzioni possono essere cambiate.”
“Per garantire un tale emendamento (la legge domenicale) alla Costituzione degli Stati Uniti… si indicherà che questa è una nazione cristiana che pone tutte le leggi, istituzioni e abitudini cristiane del nostro governo su un’innegabile base legale nella legge fondamentale nazionale.” – David McAllister, Il movimento di riforma nazionale – Un manuale del governo cristiano civile, ‘Articolo II della Costituzione’, pag. 15-16.
“Noi cordialmente e volentieri riconosciamo il fatto che nelle repubbliche sudamericane, in Francia e in altri paesi europei, i cattolici romani sono riconosciuti come i difensori della cristianità nazionale, e si oppongono a tutte le proposte secolari … Ogni volta che loro sono disposti a cooperare per resistere al progresso della politica atea, noi saremo lieti di stringere le loro mani in una Conferenza Mondiale per la promozione della Cristianità Nazionale – che dovrebbe svolgersi un giorno non tanto lontano – molti paesi potrebbero essere rappresentati soltanto dai cattolici romani.” Christian Statesman, pag. 2 (pubblicato dall’Associazione Nazionale di Riforma).
“I protestanti… accettano la domenica anziché il sabato come giorno di pubblica adorazione dopo che la chiesa cattolica ha fatto il cambiamento … Ma i protestanti non sembrano rendersi conto che… osservando la domenica, stanno accettando l’autorità del portavoce della chiesa: il papa” – Our Sunday visitor, 5 febbraio 1950 (settimanale cattolico romano).
“Gli affari possono essere facilmente messi al loro posto, se voi cristiani volete metterli lì … Se voi li boicottaste non solo di domenica ma anche durante la settimana, essi finirebbero di profanare il giorno del Signore, oppure fallirebbero … Spetta a voi mettere lo stigma della censura pubblica sugli affari durante la domenica.” – Peter Eldersveld, programma radiofonico, Torniamo a Dio, marzo 1955, e stampato in un opuscolo ‘Salvate la nostra domenica.’ (‘Stigma’ significa ‘marchio’ ed è la parola greca usata in Galati 6:17 “io porto nel mio corpo i segni…).
“In questo paese c’è una classe di persone che non osserva il giorno di riposo cristiano (la domenica) a meno che non siano obbligati a farlo; ma questo può essere fatto facilmente … Se dovessimo dire che noi non venderemo nulla a loro, e non compreremo nulla da loro, noi non lavoreremo per loro o non li assumeremo a lavorare per noi, allora la cosa potrebbe essere eliminata, e tutto il mondo osserverebbe il giorno di riposo cristiano.” – Dr. Bascom Robins nella lezione ‘Il decalogo’, Burlington, Kansas, gennaio 1904.
“Ogni uomo, comportandosi come un buon cittadino ed essendo responsabile solo verso Dio per le sue opinioni religiose, deve essere protetto nell’adorare la Divinità secondo i dettami della propria coscienza.” – Scritti di George Washington, vol. 30, pag. 321.
“Il tempo per riflettere e pianificare nel campo religioso e morale è passato, ed è giunto il tempo per l’azione… La battaglia nel campo religioso e morale si basa su cinque punti: la cultura religiosa, la santificazione della domenica, il salvataggio della famiglia cristiana, la giustizia sociale, la lealtà e l’onestà nei rapporti.” – Papa Pio XII il 7 settembre 1947, citato nel Evening Star News (Washington D. C.), 8 settembre 1947.
“Questa organizzazione si propone in ogni modo possibile di aiutare a preservare la domenica come un istituzione civile. La nostra sicurezza nazionale richiede il sostegno attivo di tutti i buoni cittadini nel mantenimento del nostro ‘giorno di riposo americano.’ Le leggi domenicali devono essere stabilite e imposte.” – da Principi contenuti nella Costituzione dell’organizzazione originale dell’Alleanza del Giorno del Signore (precedentemente chiamata Unione del Giorno di riposo Americano), nel suo Venticinquesimo Rapporto, pag. 6.
“Tutte le usurpazioni sulle pretese e le santità del Giorno del Signore dovrebbero essere fermamente resistite attraverso la stampa, le associazioni e le alleanze del Giorno del Signore e attraverso una legislazione che può essere assicurata per proteggere e preservare questo baluardo della nostra cristianità americana.” – Risoluzione approvata nella prima riunione del Consiglio Federale delle Chiese di Cristo in America, e pubblicata nella sua prima relazione biennale, pag. 103.
“Durante quasi tutta la nostra storia americana, le chiese hanno influenzato gli stati a fare e a migliorare le leggi del giorno di riposo.” – W. F. Crafts, in Christian Statesman, pag. 5 (pubblicazione ufficiale dell’Associazione Nazionale di Riforma).
“La prima legge domenicale imposta ad una colonia americana (Virginia, 1610) richiedeva la presenza in chiesa e prescriveva la pena di morte per il terzo reato.” – Peter Force, Trattati relativi alle colonie del Nord America, vol. 3, n. 2, pag. 11.
“Sull’ipotesi infondata che il settimo giorno (di riposo) consacrato e stabilito nella legge (di Dio) sia stato in qualche modo sostituito dal primo giorno… una buona dose di legislazione dannosa è stata emanata con la scusa di ‘santificare il giorno di riposo e onorare Dio.’ Ci sono persone che veramente non sanno molto, che sono disposte a strappare le Scritture per appellarsi all’ignoranza popolare, solo per raggiungere un obiettivo. Questa condotta non vale a nulla.
“Questo errore (dell’osservanza domenicale) ha avuto origine nell’unione iniqua della chiesa con lo stato, ed è un cimelio di quel sistema oppressivo… Nell’uso corrente, la cosiddetta ‘legislazione del giorno di riposo’ non si applica assolutamente al giorno di riposo della Bibbia, ma al primo giorno della settimana.
Generalmente, l’effetto pratico di questa legislazione annulla il comandamento divino, e mette al suo posto uno statuto umano. L’errato presupposto alla base di tale legislazione è che la legge divina può essere cambiata o corretta dall’azione umana. Oggi migliaia di persone annullano la legge di Dio sul giorno di riposo a causa della cosiddetta ‘legislazione del giorno di riposo’ emanata dai governi civili. Questa legislazione sminuisce l’autorità di Dio.” – J.J. Taylor, La questione sul giorno di riposo, 1914, pag. 51-52, 58. (il dottor Joseph J. Taylor era un ministro battista e vicepresidente della Home Mission Board, della Southern Baptist Convention].
Quando Gesù era in questo mondo, non obbediva a quelle leggi umane che non erano contenute nella sacra Scrittura, e per questo, le guide religiose erano ripiene di follia e cercavano di ucciderlo (Luca 6:7-11; Marco 3:2-6). E Daniele 7:25 predisse che la stessa persecuzione sarebbe giunta al popolo di Dio più tardi nella storia. “Egli proferirà parole contro l’Altissimo, perseguiterà i santi dell’Altissimo con l’intento di sterminarli e penserà di mutare i tempi e la legge.” Noi abbiamo chiaramente identificato questo potere con il papato, il quale ha dominato la mente e il corpo degli uomini per più di mille anni. Questo potere perseguitò il popolo di Dio perché si rifiutò di riconoscere la verità delle sue “grandi parole” contro Dio, e perché si rifiutò di obbedire ai suoi immaginari cambiamenti nella legge di Dio. Per secoli, uomini e donne furono cacciati e uccisi perché non adoravano il giorno di riposo domenicale del papato. “Altri invece furono torturati, non accettando la liberazione, per ottenere una migliore risurrezione. Altri ancora subirono scherni e flagelli, e anche catene e prigionia… scegliendo piuttosto di essere maltrattato col popolo di Dio che di godere per breve tempo i piaceri del peccato… perciò Dio non si vergogna di essere chiamato il loro Dio, perché ha preparato loro una città.” Ebrei 11:35, 36, 25, 16.
Quando nel medioevo il popolo di Dio perse il settimo giorno di riposo del sabato fu doloroso – perché, vedi, essi non “persero” il giorno di riposo, ma questo fu portato loro via. È già abbastanza brutto perdere qualcosa che per te ha valore; ma è un colpo crudele quando un uomo forte te lo fa buttare per terra, lo calpesta e continua a calpestarlo finché anche i tuoi figli e i loro discendenti non riconoscono più quella bella cosa che era in passato. La profezia disse che la Grande Apostasia avrebbe “perseguitato i santi.” Daniele 7:25. Li perseguitò perché loro si rifiutavano di accettare i suoi errori – perché accettando quegli errori loro sapevano di adorare l’apostasia piuttosto che Dio. Oggi, i discendenti di quegli uomini e donne di Dio dei tempi passati hanno dimenticato il passato. Vedi, la profezia biblica non solo racconta cosa abbiamo perso, ma anche come l’abbiamo persa. Gli uomini che facevano quelle cose inumane a quei tempi erano anime che avevano bisogno di Dio, e non si rendevano conto della loro condizione. L’umiltà davanti a Dio è ciò di cui abbiamo bisogno adesso per non cadere come loro, perché noi siamo provati ogni giorno. Prega che oggi Dio ti aiuti ad essere fedele alla preziosa Bibbia che ora possiedi, e ancora, ringrazia i tuoi antenati spirituali che l’hanno protetta a costo della loro vita. Prega per avere la forza di difendere le verità bibliche che stai imparando. Prega per gli altri, affinché Dio li aiuti a prendere le giuste decisioni in questi tempi seri, proprio come stai cercando di fare tu. E ricorda: se il giorno di riposo del sabato è abbastanza importante per la tua vita, lo è anche per gli altri. Condividi con loro la preziosa verità del giorno di riposo. Lascia che si informino. Prega con loro e per loro, così la tua esperienza crescerà e si rafforzerà, e con essa anche la tua determinazione a schierarti dalla parte di Dio, a qualunque costo. Non c’è solo un Marchio, ma c’è anche un sigillo. È chiaro che il Marchio della Bestia è un simbolo di ribellione e di slealtà verso il governo di Dio, perché proclama l’avvertimento più serio dell’intera Parola di Dio. La Bestia ha un marchio che desidera mettere sugli uomini, ma grazie a Dio, il Cielo ha un sigillo per le persone fedeli alle leggi del Creatore.
“E dopo queste cose, vidi quattro angeli che stavano in piedi ai quattro angoli della terra e trattenevano i quattro venti della terra, perché non soffiasse vento sulla terra né sul mare né su alcun albero. Poi vidi un altro angelo che saliva dal sol levante, il quale aveva il sigillo del Dio vivente, e gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato dato di danneggiare la terra e il mare, dicendo: «Non danneggiate la terra né il mare né gli alberi, finché non abbiamo segnato i servi del nostro Dio sulle loro fronti».” Apocalisse 7:1-3.
Il sigillo è un marchio ufficiale sui documenti legali per dimostrare che sono autentici. Dove dobbiamo cercare un tale sigillo? Possiamo aspettarci di trovarlo nella Bibbia, l’unica vera fonte della dottrina e della conoscenza cristiana. Dove dobbiamo guardare nella Bibbia? Nel mondo che ci circonda, noi cercheremo un sigillo che è incluso in una legge o in un decreto, e allo stesso modo dobbiamo trovarlo nella Scrittura. Il sigillo deve far parte della Legge di Dio. Leggendo i Dieci Comandamenti (Esodo 20:3-17) ne troviamo solo uno con tutti e tre i requisiti. Il sigillo è un marchio scritto sui documenti per autentificarli. Ogni sigillo ufficiale contiene tre parti essenziali: (1) Il nome di chi detiene il potere. (2) Il suo titolo ufficiale. (3) Il territorio sotto la sua giurisdizione. Dato che il sigillo è uno strumento legale, dovremmo aspettarci di trovarlo associato ad una legge. Il sigillo di Dio si trova nella Sua legge morale: nel quarto dei dieci comandamenti. “«Chiudi questa testimonianza, sigilla questa legge fra i miei discepoli».” (Isaia 8:16). Solo un comando dei dieci rivela il nome, l’autorità e il dominio dell’Autore della Legge Morale dei Dieci Comandamenti. Leggi attentamente Esodo 20:8-11. “In sei giorni l’Eterno (nome) fece (titolo, Creatore) i cieli e la terra (dominio).” Ogni sigillo governativo contiene queste tre caratteristiche identificative. Solo il quarto comandamento contiene il sigillo del Dio vivente. Questo comandamento mostra che Dio ha l’autorità di eseguire tutti i comandamenti, e mostra che tutti gli altri dèi sono falsi. “«Degno sei, o Signore, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà esistono e sono state create».” Apocalisse 4:11. “Venite, adoriamo e inchiniamoci; inginocchiamoci davanti all’Eterno che ci ha fatti.” Salmi 95:6, confronta con Geremia 10:11. Il giorno di riposo datoci in questo comandamento è inseparabilmente connesso a questo sigillo. Questo [comandamento] identifica il Creatore dei cieli e della terra, e mostra chi è il Suo popolo. Colui che ha fatto il mondo ha fatto il giorno di riposo come un memoriale di quell’Atto creativo. Chi santifica il Suo santo giorno di riposo in modo genuino onora Lui e, attraverso la sua osservanza, dichiara a tutti che Dio è il Creatore, e che lui gli appartiene non solo attraverso la Creazione, ma per sua scelta volontaria. Nella Bibbia i termini “segno” e “sigillo” sono sinonimi. Questo è mostrato in vari passaggi della Scrittura. “Ora, o re, promulga il decreto e firma il documento, in modo che non possa essere cambiato in conformità alla legge dei Medi e dei Persiani, che è irrevocabile.” (Daniele 6:8). Nei tempi antichi il re firmava i documenti imprimendo il suo stampo [segno] nella cera calda del sigillo apposto su di essi. Inoltre, Paolo mostra l’identità dei due: “Poi ricevette il segno della circoncisione, come sigillo della giustizia della fede che aveva avuto.” (Romani 4:11). Il giorno di riposo di sabato è il segno o sigillo della legge, e osservandolo, la Legge di Dio è sigillata nelle nostre vite. “Sigilla questa legge fra i miei discepoli” (Isaia 8:16). “Esso è un segno perpetuo fra me e i figli d’Israele, poiché in sei giorni l’Eterno fece i cieli e la terra, e il settimo giorno si riposò e fu ristorato».” Esodo 31:17. “Santificate i miei sabati e siano un segno fra me e voi, affinché conosciate che io sono l’Eterno, il vostro DIO.” Ezechiele 20:20. “«Parla anche ai figli d’Israele, dicendo: Badate bene di osservare i miei sabati, perché è un segno fra me e voi per tutte le vostre generazioni, affinché conosciate che io sono l’Eterno che vi santifica.” Esodo 31:13. Il giorno di riposo non è solo un segno del Suo potere Creativo, ma anche del Suo potere Ricreativo o Redentore. Salvare richiede lo stesso potere divino per creare. “Crea in me un cuore puro.” Salmi 51:10. “Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere.” Efesini 2:10.
“Chi osserva correttamente il giorno di riposo conferma l’autenticità di questa celebrazione. Egli quindi crede nella creazione del primo uomo; nella creazione di una bella dimora per l’uomo nello spazio di sei giorni; nella creazione primordiale e assoluta dei cieli e della terra; e necessariamente prima di tutto questo, crede nel Creatore che, alla fine del Suo sforzo creativo, si è riposato il settimo giorno. Così, il giorno di riposo diventa un segno mediante il quale i credenti in una rivelazione storica si distinguono da chi ha permesso che questi grandi fatti svanissero dal loro ricordo.” – James G. Murphy, nel mensile del Moody Bible Institute, novembre 1930.
“Poi vidi, ed ecco l’Agnello che stava in piedi sul monte di Sion, e con lui erano centoquarantaquattromila persone che avevano il nome di suo Padre scritto sulle loro fronti.” (Apocalisse 14:1). Il Nome di Dio esprime il Suo carattere. Quando Mosè chiese di vedere com’era Dio, il Signore passò davanti a lui e disse “il Suo nome”, per descrivere il suo carattere (leggi Esodo 33:18-19, 34:6). La Legge di Dio è una dichiarazione scritta del Suo carattere, oppure è uno scritto di come Egli è. Il popolo di Dio sarà come quella legge. Essi saranno come Dio.
“E nella loro bocca non è stata trovata menzogna, perché sono irreprensibili davanti al trono di Dio.” Apocalisse 14:5. Il libro dell’Apocalisse prevede che negli ultimi giorni il popolo di Dio vivrà una vita pura, in armonia con la Sua legge morale. Questo è “il resto [rimanente] … che custodisce i comandamenti di Dio ed ha la testimonianza di Gesù Cristo.” Apocalisse 12:17. “Qui è la costanza dei santi; qui sono coloro che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù.” Apocalisse 14:12. Questo ci è detto proprio due versetti prima del secondo ritorno di Gesù Cristo (versetto 14). La profezia dichiara che negli ultimi giorni si ritornerà a obbedire il codice morale di Dio dei Dieci Comandamenti, osservati per fede nella forza abilitante di Gesù Cristo Suo Figlio.
“Un terzo angelo li seguì, dicendo a gran voce: «Se uno adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla sua fronte o sulla sua mano, berrà anch’egli il vino dell’ira di Dio.” Apocalisse 14:9-10.
Il potere della bestia di Apocalisse 13 e 14 rappresenta il potere papale di Daniele 7:25 che pensa di cambiare i tempi e la legge. Colui che attraverso la fede in Cristo obbedisce alle Sue leggi, appartiene a Dio ; mentre chi rifiuterà le leggi di Dio allontanandosi da esse e inchinandosi ad un sostituto fatto dall’uomo, alla fine apparterrà al potere della bestia. L’immagine della bestia è il potere della chiesa e dello stato che sarà prodotto dalla bestia con le due corna simili ad agnello di Apocalisse 13. In contrapposizione al Sigillo di Dio c’è il Marchio della Bestia – il marchio di ribellione e apostasia contro la Parola del Dio vivente. In questi ultimi giorni, il Creatore del cielo e della terra sta avvertendo gli uomini su questa adorazione falsa e idolatra, e sul terribile pericolo di ricevere il Marchio. Questo lungo dramma che ora è giunto all’apice nel nostro tempo, è stato condotto su una scala molto vasta – 1500 anni o più – ed è una guerra di proporzioni così grandi contro Dio, la Sua verità, e il Suo popolo, che merita un posto speciale nella Scrittura: Daniele lo chiamò il piccolo corno (Daniele 7 e 8) e il re dall’aspetto feroce (Daniele 8:23-25). Paolo lo chiamò l’uomo del peccato (2Tessalonicesi 2:3-4) e il mistero dell’iniquità (2Tessalonicesi 2:7). Giovanni lo chiamò l’anticristo (Giovanni 2:3-4, 22 ; 3:4). Nell’Apocalisse, Dio lo chiamò Babilonia la grande (Apocalisse 14, e dal capitolo 16 al 18), la bestia (Apocalisse dal capitolo 13 a 17 e 19 e 20), il diluvio del dragone (Apocalisse 12:13-16), la prostituta che siede ubriaca con i re della terra (Apocalisse 17 ; leggi anche Matteo 24:24 ; Apocalisse 2:9 ; 3:9 ; 2:14-15, 20 ; 6:8-11, 11:7-10). Questo è l’impetuoso argomento di grandi parti del libro dell’Apocalisse, specialmente dal capitolo 12 al 20, che sono della massima importanza per te e per me oggi. Leggi attentamente il libro di Daniele e il libro dell’Apocalisse: essi sono in armonia, e si concentrano sul nostro tempo e sulla fine della storia. Qual’è il marchio del papato? Qual’è il segno o il simbolo della sua autorità? Lo abbiamo visto affermare ripetutamente nelle precedenti citazioni. Proprio come l’adorazione del giorno di riposo biblico del sabato è il “segno” del potere di Dio e della proprietà del Suo popolo (Esodo 31:13,17 ; Ezechiele 20:12, 20 ; Isaia 8:16), allo stesso modo, il falso giorno di riposo fatto dall’uomo è il “marchio” autoritativo della bestia, perché l’adorazione è il cuore della religione.
“Loro malgrado, i protestanti che osservano il giorno di riposo domenicale rendono omaggio all’autorità della chiesa (cattolica)”. – Monsignor Louis Segur, Un chiaro discorso sul protestantesimo di oggi, 1868, pag. 213.
Il “marchio” dell’autorità religiosa della bestia è l’adorazione di un falso giorno di riposo fatto dall’uomo che viene dato al popolo di Dio al posto di quello vero che il Creatore ha dato loro – perché l’adorazione è la base della religione. Capire bene questo fatto porterà chi ha onestamente (ma con ignoranza) osservato la domenica come giorno di riposo di Gesù e della Bibbia, a voler sinceramente sistemare la cosa con Dio. Essi si rifiuteranno di dare omaggio all’apostasia, e ritorneranno ad osservare ciò che è il segno della lealtà verso il Creatore – l’unico giorno settimanale di riposo che Dio, nella Sua Parola, ha comandato agli uomini di santificare: il sabato del settimo giorno. In base alle stesse dichiarazioni della chiesa cattolica, il falso giorno di riposo (la domenica) è il monumento supremo dell’autorità cattolica romana. Il potere della chiesa cattolica proviene dalle persone che adorano nel suo giorno; e facendo questa cosa, essi onorano il cattolicesimo al di sopra del loro Creatore. Il suo giorno sostituto è la base del suo potere sulle menti degli uomini; eppure, oggi sono in pochi a riconoscere questa cosa. Vedi, le cose stanno così: #1 io riconosco e onoro l’autorità di Dio quando obbedisco ai Suoi comandi e incoraggio gli altri a farlo; #2 mi dichiaro indipendente da Dio quando metto da parte la Sua legge e mi rifiuto di osservarla, oppure (conoscendo i problemi), osservo un altro giorno al suo posto; #3 divento un rivale di Dio quando, dopo aver messo da parte la Sua legge, la sostituisco con una contraffazione e poi chiedo agli altri di osservarla al posto di ciò che Dio ha comandato.
“Egli proferirà parole contro l’Altissimo, perseguiterà i santi dell’Altissimo con l’intento di sterminarli e penserà di mutare i tempi e la legge.” Daniele 7:25.
Solo Dio può cambiare la legge, così la Bibbia predisse l’ascesa di un uomo che si sarebbe chiamato Dio.
“Nessuno v’inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà (il secondo avvento di Gesù Cristo) se prima non sia venuta l’apostasia e non sia manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra sé stesso e proclamando di essere Dio.” 2 Tessalonicesi 2:3-4.
“Il Papa ha una dignità così grande e così elevata che non è un semplice uomo, ma come se fosse Dio e il vicario di Dio… In virtù dell’eccellenza della sua suprema dignità, il papa è chiamato vescovo dei vescovi… egli è anche vescovo della chiesa universale… egli è anche il divino monarca, l’imperatore supremo, e il Re dei re. Perciò il papa è incoronato con una tripla corona, come Re del cielo, della terra, e delle regioni inferiori.” – Lucius Ferraris, Prompta Bibliotheca, vol. 6, pag. 29, alla voce “papa”.
“Su questa terra noi abbiamo il posto del Dio Onnipotente.” Papa Leone XIII, Lettera Enciclica del 20 giugno 1894, Le grandi lettere encicliche di Leone XIII, pag. 304.
Dio predisse il cambiamento papale della Sua legge. Il papato nega l’accusa? Non solo egli non nega l’accusa, ma sostiene che il cambiamento del giorno di riposo dal sabato alla domenica è il suo “MARCHIO.”
Innanzi tutto, la chiesa romana dimostra il suo potere con questo atto: “Il papa ha un autorità e un potere così grandi da poter modificare, spiegare o interpretare persino le leggi divine… Il papa può modificare la legge divina perchè il suo potere non è umano ma Divino, ed egli agisce come vicario (colui che ha ricevuto l’autorità di un altro) di Dio sulla terra.” – Lucius Ferraris, Prompta Bibliotheca, ‘Papa’, art.2 (Cattolico romano).
“Naturalmente la chiesa cattolica afferma che il cambiamento (dal sabato alla domenica) è stato fatto da lei; e senza di lei non sarebbe stato possibile, perché nessuno a quei tempi avrebbe potuto fare nulla in materia spirituale, ecclesiastica e religiosa. QUESTO ATTO È UN MARCHIO di potere e autorità ecclesiastica in materia religiosa.” – Cardinale James Gibbons, in una lettera a J. F. Snyder di Bloomington, Illinois, datata 11 novembre 1895, e firmata da H. F. Thomas, cancelliere del cardinale.
La Bibbia rivela un solo modo per evitare di ricevere il Marchio della Bestia, ovvero, bisogna obbedire ai Comandamenti di Dio attraverso la fede nella forza abilitante di Gesù Cristo. Nel messaggio del terzo angelo di Apocalisse 14, si parla di coloro che riceveranno il Marchio, e poi di coloro che non lo riceveranno: “Se uno adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla sua fronte o sulla sua mano, berrà anch’egli il vino dell’ira di Dio, versato puro nel calice della sua ira, e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all’Agnello … Qui è la costanza dei santi; qui sono coloro che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù.” Apocalisse 14:9-10, 12.
Domanda: “Con la grazia di Dio, attraverso la fede di Gesù, posso io osservare il vero giorno di riposo per poter essere tra coloro che Giovanni ha visto sul mare di vetro in cielo perché hanno vinto il Marchio della Bestia?” (Apocalisse 15:2-3). La questione del Sigillo di Dio contro il Marchio della Bestia si riduce a questo: i seguaci di Cristo saranno coloro che osservano il settimo giorno di riposo come Egli comanda; mentre i seguaci del papato saranno coloro che a quel tempo osservano il primo giorno di riposo. Viviamo in un epoca in cui gli uomini oseranno dichiarare sul pulpito che gli uomini non hanno più bisogno di obbedire a Dio o alle Sue leggi. Questo è un terribile errore. L’umanità sarà sempre responsabile verso il suo Dio. Non verrà mai il tempo in cui l’uomo potrà disobbedire a Dio. Riuscite a immaginare come sarebbe il paradiso se i suoi abitanti non pensassero di dover obbedire a Dio? Molto presto sarebbe un posto miserabile in cui vivere. Il piano della Redenzione è questo: Gesù morì per perdonare i nostri peccati passati e, attraverso la Sua grazia, per darci la potenza di obbedire alle leggi di Suo Padre in futuro.
“E da questo sappiamo che l’abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Io l’ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui.” 1Giovanni 2:3-4.
“Che diremo dunque? Rimarremo nel peccato, affinché abbondi la grazia? Niente affatto! Noi che siamo morti al peccato, come vivremo ancora in esso? … così anche noi camminiamo in novità di vita … il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui, perché il corpo del peccato possa essere annullato, affinché noi non serviamo più al peccato …
Non regni quindi il peccato nel vostro corpo mortale, per ubbidirgli nelle sue concupiscenze.” Romani 6:1-2, 4, 6, 12.
Cristo morì per togliere i nostri peccati, non la Sua legge morale. Cristo morì affinché, attraverso l’obbedienza per fede, noi non abbiamo più bisogno di stare ‘sotto la legge’, sotto la sua condanna come trasgressori. Gesù morì per permetterci di vivere una vita pura e onesta, e per prepararci per la santa vita del paradiso. Vuoi andare in paradiso se i suoi abitanti non obbediscono alle leggi di Dio? Vuoi andare a stare con persone che non le obbediscono? “Poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio.” Romani 3:23 Il piano di Gesù è di togliere il peccato dalla nostra vita, non di salvarci nel peccato; e senza essere in grado di obbedire ai Dieci Comandamenti, Cristo non può rimuovere il peccato da noi, poiché “il peccato è la violazione della legge.” 1Giovanni 3:4 Il peccato è la disobbedienza alle regole di Dio per una vita corretta. Cristo morì per darci la forza di cambiare, di smettere di seguire le vie di Satana, ed iniziare a seguire le vie di Dio. Per fare queste cose, ci deve essere permesso di avere una tale obbedienza perché, senza la grazia, la nostra natura decaduta non è in grado di fare una tale cosa. Senza Cristo non possiamo far nulla di buono (Giovanni 15:5); ma in Cristo possiamo fare tutto, attraverso Colui che ci fortifica (Filippesi 4:13).
“Il nostro re non è venuto ad abolire la legge, ma a confermarla e stabilirla. I Suoi comandi sono eterni; e se qualcuno dei suoi insegnanti, per errore, dovesse infrangere la Sua legge ed insegnare che il suo minimo comando è annullato, essi perderanno la loro posizione e scenderanno nel posto più basso (Matteo 5:17-19). La nobiltà del Suo regno è ordinata in base all’obbedienza … Il Signore Gesù non ha istituito una legge morbida, né permetterà ai Suoi servi di pensare di farlo. Il nostro Re adempie l’antica legge, e il Suo Spirito opera in noi il volere e le opere della buona volontà di Dio, come stabilito nei Suoi immutabili statuti di giustizia.” – Charles H. Spurgeon, Il Vangelo del regno, ediz. 1893, pag. 48.
“Gesù non ha dato un nuovo codice, e non ha neppure detto che gli insegnamenti morali dell’Antico Testamento sono stati sospesi. Le leggi delle cerimonie e dei rituali dell’Antico Testamento sono abolite per i cristiani, ma non i dieci comandamenti.” – J. Philip Hyatt, I decreti di Dio per la vita morale, in The Teacher, ottobre 1943, vol. 57, n. 10, p. 5. (Battista).
“Domanda: Avete qualche altro modo per dimostrare che la chiesa [cattolica] ha il potere di ordinare l’istituzione delle feste? Risposta: Se non avesse avuto un tale potere, lei non avrebbe potuto fare ciò su cui tutti i moderni religiosi sono d’accordo con lei – lei non avrebbe potuto istituire l’osservanza della domenica (il primo giorno della settimana), al posto dell’osservanza del sabato (il settimo giorno); un cambiamento per cui non c’è alcuna autorità Scritturale.” – Il prete Stephen Keenan, Un catechismo dottrinale, cap. 2, pag. 174 (Con l’imprimatur del cardinale John McCloskey, arcivescovo di New York. Cattolico romano).
“Domanda: Come dimostrate che la chiesa ha il potere di comandare le feste e i giorni santi? Risposta: Perché osservando la domenica loro riconoscono il potere della chiesa di ordinare le feste, e di comandarle sotto (la pena del ) peccato.” Il prete Henry Tuberville, Un sommario della dottrina cristiana, pagina 58.
“Se i protestanti seguissero la Bibbia, dovrebbero adorare Dio nel giorno di sabato. Osservando la domenica, essi stanno seguendo una legge della chiesa cattolica.” – Albert Smith, Cancelliere dell’Arcidiocesi di Baltimora, che risponde per il Cardinale in una lettera del 10 febbraio 1920.
“Con quale autorità la chiesa [cattolica] cambiò l’osservanza del giorno di riposo dal sabato alla domenica? La chiesa cambiò l’osservanza del giorno di riposo alla domenica per diritto dell’autorità divina e infallibile datale dal Suo Fondatore, Gesù Cristo. Dicendo di avere la Bibbia come unica guida di fede, i protestanti non hanno alcuna autorizzazione per osservare la domenica. Su questo argomento, gli Avventisti del Settimo Giorno sono gli unici protestanti coerenti.” – The Catholic Universe Bulletin, 14 agosto 1942, pag. 4, (Settimanale cattolico della diocesi di Cleveland).
Secondariamente, la chiesa romana rivendica l’atto e il suo significato come un MARCHIO del suo potere!
“Dimostrami solo dalla Bibbia che io devo santificare la domenica. Nella Bibbia non esiste questa legge! Questa è una legge che solo la Santa Chiesa Cattolica ha fatto. La Bibbia dice: ‘Ricorda il giorno di sabato per santificarlo.’ La chiesa cattolica dice: ‘No. Per potere divino io abolisco il giorno di sabato e vi comando di santificare il primo giorno della settimana.’ Ed ecco! L’intero mondo civilizzato si inchina in riverente obbedienza al comando della Santa Chiesa Cattolica.” – Il prete Thomas Enright, C.S.S.R., presidente del Redemptorist College, Kansas City, Mo. , in una conferenza a Hartford, Kansas, 18 febbraio 1884, e in The American Sentinel, un giornale cattolico romano, giugno 1893, pag. 173 (Cattolico romano).
Ai nostri tempi c’è chi pensa che ognuno dovrebbe scegliersi un suo giorno, ma solo la presenza di Dio rende qualcosa santa (Esodo 3:1-5), ed è Dio che, attraverso il suo atto esplicito, ha santificato quest’unico giorno (Genesi 2:1-3, Esodo 20:8-11). Poi c’è chi pensa che il giorno di riposo sia “ebreo”. Dire questa cosa significa negare l’ispirazione e l’autorità della Bibbia. Dio ci ha dato il giorno di riposo, non gli Ebrei. È “il sabato, sacro all’Eterno il Dio tuo” (Esodo 20:10), ed “è fatto per l’uomo”, tutti gli uomini, e non per una razza speciale (Marco 2:27-28). Poi c’è chi dice: “Io non credo nelle nuove idee e nei nuovi insegnamenti.” Il riposo del settimo giorno non è affatto nuovo: è più vecchio di tutto ciò che ti circonda, tranne che dello stesso mondo; e risale alla Creazione (Genesi 2:1-3). Negarlo significa negare la Creazione, il Creatore, e la Sua Parola Scritta. Dio dice: “domandate dei sentieri antichi, dove sia la buona strada, e camminate in essa; così troverete riposo per le anime vostre.” (Geremia 6:16). Inoltre Dio chiede che tu ripristini quei sentieri antichi – i sentieri del sabato – affinché anche altri possano trovare quel riposo.
“E i tuoi riedificheranno le antiche rovine, e tu rialzerai le fondamenta di molte generazioni passate; così sarai chiamato il riparatore di brecce (dei buchi nella legge), il restauratore dei sentieri per abitare nel paese. Se tu trattieni il piede dal violare il sabato, dal fare i tuoi affari nel mio santo giorno, se chiami il sabato delizia, il giorno santo dell’Eterno, degno di onore, se lo onori astenendoti dai tuoi viaggi, dallo sbrigare i tuoi affari e dal parlare dei tuoi problemi, allora troverai il tuo diletto nell’Eterno, e io ti farò cavalcare sulle alture della terra e ti darò da mangiare l’eredità di Giacobbe tuo padre, poiché la bocca dell’Eterno ha parlato».” – Isaia 58:12-14.
Lo schema della Bibbia è semplice, chiaro e corretto: “Resta dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio. Chi infatti è entrato nel suo riposo, si riposa anch’egli dalle proprie opere, come Dio dalle sue.” (Ebrei 4:9-10 Nuova Diodati, confronta con il versetto 4).
Pensa a questo: Se un grande amico ti ha scritto delle indicazioni per incontrarlo nella settima casa della via, tu lo troveresti se andassi alla prima casa? Dopo aver letto le indicazioni sul foglio, perché ti fermi alla prima casa?
Tu sai che non è il posto in cui ti ha detto di incontrarlo. No, per questa visita speciale, tu supererai le prime sei case e ti avvicinerai alla settima, dicendo: “Questo è il posto in cui il mio amico mi ha chiesto di venire; lui ha promesso che se fossi venuto qui, qui lo avrei trovato.” Il giorno di riposo costituisce il punto d’incontro e il collegamento tra te e il tuo Dio, perché in esso si trova il vero centro della tua esperienza di adorazione con Lui.
La dichiarazione della guida protestante Alexander Campbell, il fondatore della Chiesa dei Discepoli di Cristo è eccellente: “Alcuni dicono ‘Ma è stato cambiato dal settimo al primo giorno.’ Dove? Quando? E da chi? … No, non è mai stato cambiato, né potrebbe essere, a meno che non si debba rifare la creazione, perché la logica imposta deve essere cambiata prima di obbedire alla logica stessa!” (Scritto nel The Christian Baptist, 2 febbraio 1824, vol. 1, n. 7).
Il ragionamento dato nella Scrittura è la creazione del mondo in sei giorni. Per cambiare il giorno di riposo datoci dal nostro Creatore, si dovrebbe cancellare questo mondo e ricrearlo una seconda volta! Può una persona cambiare il suo compleanno spostando il giorno del mese in cui è nato ad un altro giorno? Tu dici che è impossibile, e infatti è così. Allo stesso modo, il settimo giorno di riposo (il compleanno del nostro mondo) non può essere cambiato con nessun altro giorno della settimana. La gente potrebbe provare a farlo, ma non può essere fatto. Cristo non cambia mai. Egli stabilì il giorno di riposo per l’uomo nel settimo giorno, dimostrando così che Egli è il Signore, il Dio-Creatore, e l’unico Salvatore. Solo Dio ha l’autorità per scegliere in quale giorno deve essere il nostro riposo; e chiunque pretende di cambiarlo pretende di essere Dio. L’uomo non può cambiare il giorno di riposo più di quanto Cristo può cambiare dall’essere il nostro Signore e Creatore. La questione dell’obbedienza determina da che parte voi ed io ci troviamo nel conflitto tra Cristo e Satana.
Così, la Parola di Dio stabilisce questo principio decisivo: “Non sapete voi che a chiunque vi offriate come servi per ubbidirgli, siete servi di colui al quale ubbidite.” Romani 6: 16.
Quando un cristiano osserva il settimo giorno come il segno divinamente stabilito che Cristo è il Signore e il Creatore-Redentore, a chi obbedisce facendo questo? La Bibbia ci dice: al Signore Gesù Cristo; quindi egli è il servo di Cristo. Quando un cristiano osserva la domenica, a chi obbedisce? Molti pensano onestamente di obbedire a Cristo, perché Egli è risorto in questo giorno (anche se il memoriale della Sua morte e risurrezione è il battesimo). Romani 6:1-3.
Secondo la Bibbia, Gesù non ha mai chiesto di osservare il primo giorno della settimana per nessun motivo. Quando un cristiano osserva la domenica obbedisce al potere cattolico che, innanzitutto, ha introdotto quel giorno nell’adorazione cristiana, e poi ha proceduto a infliggere pesanti pene (ed eventualmente la morte) a tutti coloro che si sono rifiutati di sottomettersi alla santificazione della domenica.
Il cristiano che osserva la domenica, pur conoscendo la verità su questo argomento, è un servo di questo potere, e osservare la domenica significa un marchio della sua obbedienza ad essa perché, riguardo a questo giorno di risposo, egli ha rifiutato Cristo e ha onorato il papato come un altro dio al di sopra del Signore Dio del Cielo, il Creatore di questo mondo. L’obbedienza è fondamentale, perché rivela da che parte stiamo. Tutti stiamo obbedendo ad una o all’altra delle due grandi potenze che si combattono per le anime degli uomini. Noi obbediamo a Dio se facciamo come Lui ci chiede; oppure gli stiamo disobbedendo se non facciamo come Lui ci chiede.
“E come avvenne ai giorni di Noè, così avverrà anche nei giorni del Figlio dell’uomo.” (Luca 17:26).
Ai suoi tempi si stava rapidamente unificando una confederazione mondiale per distruggere il mondo. Alla fine dei tempi questo accadrà di nuovo; e il fulcro sarà una legge che impone una disobbedienza universale alla Legge morale di Dio.
“Inoltre faceva sì che tutti… ricevessero un marchio sulla loro mano destra o sulla loro fronte, e che nessuno potesse comperare o vendere, se non chi aveva il marchio.” (Apocalisse 13:16-17).
Le persone che adorano durante il giorno della domenica avranno il Marchio nella loro mano. Il Marchio sarà sulla fronte se, con la mente, accettano questo sostituto fatto dall’uomo. In ogni caso, pur capendo il problema e conoscendo la Parola di Dio, essi riceveranno il Marchio. Dobbiamo prendere una decisione prima di questa crisi, perché nella crisi ci sarà uno sterminio. Amico, tu devi prendere una decisione proprio ora, perché ora hai capito questo problema, e ogni giorno che ritardi può indebolire questa convinzione. Ai tempi di Noè, molte persone volevano prendere la giusta decisione, ma aspettavano che i parenti, gli amici e le autorità religiose li convincessero che il messaggio di Noè era sbagliato. Loro sono morti perché aspettarono altre dimostrazioni. Io non sono Noè, ma il problema è tanto chiaro quanto lo era ai suoi tempi. È tempo di costruire un altra arca progettata dalla mano di Dio per la nostra protezione. La Parola di Dio è quell’arca, e il giorno di riposo ne fa parte.
“Per fede Noè, avvertito divinamente di cose che ancora non si vedevano e mosso da santo timore, preparò per la salvezza della sua famiglia l’arca, mediante la quale condannò il mondo e divenne erede della giustizia che si ottiene mediante la fede.” Ebrei 11:7.
In quel giorno, tutti obbediranno a questo potere apostata e riceveranno il Marchio della Bestia, tranne il “rimanente” di Cristo che osserva i comandamenti di Dio attraverso la fede di Gesù (Apocalisse 13:8; 14:6-12 ; 12:17) Le persone fedeli ai princìpi biblici saranno coloro che impediranno Satana di imporre il suo falso sistema al mondo intero. Se satana potesse cancellarli, il suo trionfo sarebbe completo; quindi sarà promulgato un decreto in cui tutti coloro che si rifiutano di osservare il falso giorno di riposo debbano essere uccisi (Apocalisse 13:15). Ma Dio libererà il Suo rimanente che lo cerca. (Daniele 12:1; Gioele 2:32; Apocalisse 3:10). Per amor di Gesù che è morto nel Calvario per darti la potenza attraverso la Sua grazia affinché tu possa obbedire alla Sua Parola, deciditi adesso! Sto piangendo mentre ti scrivo questo, perché so che molti di coloro che leggono queste pagine rifiuteranno la graziosa richiesta di Dio. L’influenza dei parenti e degli amici sarà troppo forte per loro. Ma per favore non farlo. Non c’è alcun costo in confronto a ciò che Dio può fare per te se tu gli obbedirai. Satana può sussurrare che è impossibile obbedire; ma se tu avanzerai per fede, Dio aprirà meravigliosamente una via attraverso tutto ciò che ti intralcia. Lo farà per l’onore della Sua Parola promessa e del Suo profondo amore per te. La via di Dio è la via della Bibbia. Questa è la Sua chiara volontà per la tua vita. La Sua volontà non è mai cambiata e continuerà per tutta l’eternità. Tu ed io possiamo avere una vita che si rapporta con la vita di Dio. Lascia che questo prossimo fine settimana sia l’inizio di un nuovo cammino con il tuo Creatore. Lascia che ci sia un ritorno ad una religione biblica più completa di quanto tu non abbia mai conosciuto prima. Il giorno di riposo biblico è il giorno speciale di Dio che Lui vuole condividere con te. Scrivi all’editore di questo libro, e noi ti invieremo ulteriori informazioni su come farlo. Che il nostro gentile Padre celeste ti benedica e protegga vicino al Suo fianco.
SOMMARIO DI APOCALISSE 14
La parte di Apocalisse 14 che qui ci riguarda è il messaggio dei tre angeli, perché ci danno più informazioni sul Marchio della Bestia e su come evitare di riceverlo.
6-7 – Il messaggio del primo angelo: qui si fa riferimento ad un messaggio mondiale. È il cuore dell’evangelo eterno della salvezza per l’umanità, e deve andare verso tutti coloro che vivono nel mondo: temi Dio e glorificalo attraverso la tua vita obbediente perché Egli deve tornare presto (versetto 14) ed è giunta l’ora del Suo giudizio. Ora ritorna ad adorare il tuo Creatore ricordando che all’inizio (Gen 2:1-3; Es 20:8-11) l’adorazione del Creatore si basava sulla corretta osservanza del Suo giorno di riposo.
8 – Il messaggio del secondo angelo: Babilonia è caduta. Apocalisse 18:1-5 aggiunge a questo messaggio: è giunto il tempo di lasciare Babilonia e le chiese che obbediscono e adorano Babilonia.
9-12 – Il messaggio del terzo angelo: chi rifiuta di abbandonare Babilonia, i suoi errori e la sua adorazione, riceverà il Marchio della Bestia e soffrirà. Ma qui (versetto 12) ci sono coloro che non lo riceveranno: i fedeli di Dio che obbediscono ai Suoi comandamenti attraverso la fede e l’amore in Gesù Cristo.
1
“Adora il Signore Dio tuo e servi a lui solo.” Matteo 4:10.
2
“Figlioletti, guardatevi dagli idoli.” 1Giovanni 5:21
“Essendo dunque noi progenie di Dio, non dobbiamo stimare che la deità sia simile all’oro o all’argento o alla pietra o alla scultura d’arte e d’invenzione umana.” Atti 17:29
3
“Perché non vengano bestemmiati il nome di Dio e la dottrina.” 1Timoteo 6:1
4
“E pregate che la vostra fuga non accada d’inverno, né di sabato.” Matteo 24:20
“Il sabato è fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato. Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato.” Marco 2:27-28
“In qualche luogo infatti, a proposito del settimo giorno, egli disse così: «E Dio si riposò nel settimo giorno da tutte le sue opere»; … Resta dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio. … Chi infatti è entrato nel suo riposo, si riposa anch’egli dalle proprie opere, come Dio dalle sue.” Ebrei 4:4, 9, 10
“Poiché in lui sono state create tutte le cose, quelle che sono nei cieli e quelle che sono sulla terra.” Colossesi 1:16
5
“Onora tuo padre e tua madre” Matteo 19:19
6
“Non uccidere,” Romani 13:9
7
“Non commettere adulterio.” Matteo 19:18
8
“Non rubare.” Romani 13:9
9
“Non dir falsa testimonianza.” Romani 13:9.
10
“Non concupire.” Romani 7:7
“La domenica è un istituzione cattolica, e le sue pretese di osservanza possono essere difese solo con i principi cattolici … Dall’inizio alla fine delle Scritture non c’è un solo passaggio che autorizzi il trasferimento dell’adorazione pubblica settimanale dall’ultimo giorno della settimana al primo.” – The Catholic Press, Sydney, Australia, agosto 1900.
“Senza l’autorità della chiesa (cattolica romana), il protestantesimo non ha buone ragioni per la sua teoria del riposo domenicale, e deve logicamente osservare il sabato come giorno di riposo.” – John G. Shea, American Catholic Quarterly Review, gennaio 1883.
“È bene ricordare ai presbiteriani, ai battisti, ai metodisti e a tutti gli altri cristiani, che la Bibbia non li sostiene da nessuna parte nella loro osservanza della domenica. La domenica è un istituzione della chiesa cattolica romana, e coloro che osservano il giorno [domenicale] osservano un comandamento della chiesa cattolica.” – Prete Brady, in un discorso riportato nell’Elizabeth, N.J. ‘News’, 18 marzo 1903.
“Domanda: Avete qualche altro modo per dimostrare che la chiesa (cattolica) ha il potere di ordinare l’istituzione delle feste? Risposta: Se non avesse avuto un tale potere, lei non avrebbe potuto fare ciò su cui tutti i moderni religiosi sono d’accordo con lei: lei non avrebbe potuto istituire l’osservanza della domenica (il primo giorno della settimana), al posto dell’osservanza del sabato (il settimo giorno); un cambiamento per cui non c’è alcuna autorità Scritturale.” – Il prete Stephen Keenan, Un catechismo dottrinale, pag. 176
“La ragione e il buon senso richiedono l’accettazione dell’uno o dell’altro: o il protestantesimo e la santificazione del sabato, o il cattolicesimo e la santificazione della domenica. Il compromesso è impossibile.” Catholic Mirror, 23 dicembre 1893
“Dio ha semplicemente dato alla Sua chiesa (cattolica) il potere di mettere da parte qualunque giorno o giorni che lei riterrà adatti come Giorni Santi. La chiesa ha scelto la domenica, il primo giorno della settimana, e nel corso del tempo ha aggiunto altri giorni santi.” – Vincent J. Kelly, La domenica proibita e le occupazioni dei giorni di festa, pag. 2.
“I protestanti… accettano la domenica anziché il sabato come giorno di pubblica adorazione dopo che la chiesa cattolica ha fatto il cambiamento… Ma i protestanti non sembrano rendersi conto che accettando la Bibbia, nell’osservanza della domenica stanno accettando l’autorità del portavoce della chiesa: il papa.” – Our Sunday visitor, 5 febbraio 1950
“Su questa terra noi abbiamo il posto del Dio Onnipotente.” Papa Leone XIII, Lettera Enciclica del 20 giugno 1894, Le grandi lettere encicliche di Leone XIII, pag. 304.
Non il Creatore dell’Universo di Genesi 2:1-3, ma la chiesa cattolica “può rivendicare l’onore di aver concesso all’uomo una pausa per il suo lavoro ogni sette giorni.” – S. C. Mosna, Storia della Domenica, 1969, pagine 366-367.
“Il Papa non è solo il rappresentante di Gesù Cristo, ma è Gesù Cristo stesso nascosto sotto il velo della carne.” – The Catholic National, luglio 1895.
“Se i protestanti seguissero la Bibbia, dovrebbero adorare Dio nel giorno di sabato. Osservando la domenica, essi stanno seguendo una legge della chiesa cattolica.” – Albert Smith, Cancelliere dell’Arcidiocesi di Baltimora, che risponde per il Cardinale in una lettera del 10 febbraio 1920.
“Noi decidiamo che la Santa Sede Apostolica (il Vaticano) e il Pontefice Romano detengono il primato su tutto il mondo intero.” – Un decreto del Concilio di Trento, citato in Philippe Labbe e Gabriel Cossart, I Concili più santi, vol. 13, col. 1167
“È stata la chiesa cattolica che, con l’autorità di Gesù Cristo, ha trasferito questo riposo (dal sabato della Bibbia) alla domenica … Loro malgrado, i protestanti che osservano il giorno di riposo domenicale rendono omaggio all’autorità della chiesa (cattolica).” – Monsignor Louis Segur, Un chiaro discorso sul protestantesimo di oggi, pag. 213.
“Noi osserviamo la domenica invece del sabato perché la chiesa cattolica trasferì la solennità dal sabato alla domenica.” Peter Geiermann, CSSR, Un catechismo dottrinale, edizione 1957, pagina 50.
“Quindi, noi cattolici abbiamo esattamente la stessa autorità per santificare la domenica anziché il sabato come per ogni altro articolo del nostro credo, ovvero, abbiamo l’autorità della chiesa … infatti voi che siete protestanti non avete davvero alcuna autorità per questo giorno [la domenica], poiché nella Bibbia non vi è alcuna autorità per essa (la sacralità della domenica), e voi non permetterete che ci possa essere l’autorità in qualsiasi altro posto. Infatti, a questo riguardo, sia voi che noi seguiamo la tradizione, ma noi la seguiamo perché crediamo che faccia parte della parola di Dio, e che la chiesa (cattolica) è la sua guardiana e interprete divinamente scelta; voi la seguite (la chiesa cattolica) denunciandola continuamente come una guida fallibile e disonesta che spesso ‘annulla i comandamenti di Dio’ e citate Matteo 15:6.” – La fratellanza di san Paolo, The Clifton Tracts, vol. 4, tratto 4, pagina 15.
“La chiesa cambiò l’osservanza del giorno di riposo alla domenica per diritto dell’autorità divina e infallibile datale dal Suo Fondatore, Gesù Cristo. Dicendo di avere la Bibbia come unica guida di fede, i protestanti non hanno alcuna autorizzazione per osservare la domenica. Su questo argomento, gli Avventisti del Settimo Giorno sono gli unici protestanti coerenti.” – The Catholic Universe Bulletin, 14 agosto 1942, pag. 4,
La Bibbia è la tua unica guida sicura. Gesù può aiutarti a obbedirla.
Battista: “C’era e c’è un comando per santificare il giorno di riposo, ma quel giorno di riposo non era la domenica. Tuttavia sarà prontamente detto, con qualche dimostrazione di trionfo, che il giorno di riposo è stato trasferito dal settimo al primo giorno della settimana, con tutte le sue responsabilità, i suoi privilegi e le sue sanzioni. Desiderando onestamente informazioni su questo argomento che ho studiato per tanti anni, io chiedo: Dove è documentato questo spostamento? Non nel Nuovo Testamento, assolutamente no. Non c’è alcuna prova scritturale del cambiamento dell’istituzione del giorno di riposo dal settimo al primo giorno della settimana.” – Dr. E. T. Hiscox, autore del Manuale Battista.
Congregazionalista: “È abbastanza chiaro che, per quanto rigidamente o devotamente possiamo passare la domenica, noi non stiamo osservando il giorno di riposo del sabato … Il sabato è stato fondato su un preciso comando divino. Noi non possiamo invocare un tale comando per l’osservanza della domenica … Nel Nuovo Testamento non c’è una singola riga che suggerisce una qualsiasi punizione per la violazione della presunta santità della domenica.” – Dr. R. W. Dale, I Dieci Comandamenti, pag. 106-107
Chiesa Luterana Libera: “Poiché quando non è possibile trovare un solo passo nelle Sacre Scritture come testimonianza che il Signore stesso o gli apostoli ordinarono questo spostamento del sabato alla domenica, allora non era facile rispondere alla domanda: Chi ha spostato il sabato, e chi ha avuto il diritto di farlo?” – George Sverdrup, Un nuovo giorno.
Protestanti Episcopali: “Il giorno è ora cambiato dal settimo al primo giorno … ma non avendo una direzione Scritturale per il cambiamento, noi concludiamo che è stato fatto dall’autorità della chiesa.” – Spiegazione del Catechismo.
Battisti: “Da nessuna parte le Scritture chiamano il primo giorno della settimana [la domenica] ‘giorno di riposo’ … Non c’è nessuna autorità Scritturale per farlo, né, naturalmente, alcun obbligo Scritturale.” – The Watchman.
Presbiteriani: “Nel Nuovo Testamento non c’è nessuna parola, nessun suggerimento a favore della cessazione del lavoro durante la domenica. L’osservanza del mercoledì delle ceneri o della quaresima sono esattamente sullo stesso piano dell’osservanza della domenica. Nessuna legge divina ha a che fare con il riposo domenicale.” – Canon Eyton, I dieci comandamenti.
Anglicani: “E dove ci viene detto nelle Scritture che dobbiamo osservare il primo giorno [di riposo] ? Ci viene comandato di osservare il settimo giorno; ma in nessun luogo c’è il comando di osservare il primo giorno.” – Isaac Williams, Semplici sermoni sul catechismo, pag. 334, 336.
Metodisti: “È vero che non esiste un comando positivo per il battesimo dei bambini; e non c’è n’è neppure uno per santificare il primo giorno della settimana. Molti credono che Cristo abbia cambiato il giorno di riposo ma, dalle Sue stesse parole, vediamo che non era venuto con questa intenzione. Chi crede che Gesù abbia cambiato il giorno di riposo si basa solo su una supposizione.” – Amos Binney, Compendio teologico, pagine 180-181.
Episcopali: “Noi abbiamo fatto il passaggio dal settimo giorno al primo giorno, dal sabato alla domenica, con l’autorità dell’unica Chiesa Santa, Cattolica, Apostolica di Cristo.” – Vescovo Symour, Perché osserviamo la domenica.
Battisti del Sud: “Il sacro nome del settimo giorno è il sabato. Questo fatto è troppo chiaro per discuterne (Esodo 20:10 citato) … Su questo punto, il chiaro insegnamento della Parola è stato ammesso in tutte le epoche … Neppure una volta i discepoli applicarono la legge del sabato al primo giorno della settimana – quella follia fu fatta in un epoca successiva; e [gli apostoli] non pretesero che il primo giorno soppiantasse il settimo.” – Joseph Judson Taylor, La questione del sabato, pagine 14-17, 41.
Congregazionalisti Americani: “L’attuale credenza che Cristo e i Suoi apostoli ordinarono il primo giorno al posto del settimo è assolutamente priva di qualsiasi autorità nel Nuovo Testamento.” – Dr. Layman Abbot, nel Christian Union, il 26 giugno 1890.
Chiesa Cristiana: “Ora non c’è alcuna testimonianza in tutti gli oracoli del cielo che il sabato è cambiato, o che il ‘giorno del Signore’ [falsamente chiamato domenica] l’abbia sostituito.” – Alexander Campbell, in The Reporter, 8 ottobre 1921.
Discepoli di Cristo: “Non c’è alcuna autorità Scritturale diretta per nominare il primo giorno come ‘il giorno del Signore’.” – Dr D. H. Lucas, nel Christian Oracle, 23 gennaio 1890.
Battisti: “A me sembra inspiegabile che Gesù, durante tre anni di discussione con i Suoi discepoli, spesso parlando con loro sull’argomento del giorno di riposo, discutendone in alcuni dei suoi vari aspetti, e liberandolo dalle sue false apparenze (tradizionali ebraiche), non suggerì mai un trasferimento del giorno di riposo; inoltre, durante i quaranta giorni della sua vita da risorto, questa cosa non fu suggerita. E per quanto ne sappiamo, neppure lo Spirito [Santo] che è stato dato per ricordare tutte le cose che Lui aveva detto loro, si occupa di queste chiese, consigliando e istruendo quelle che sono state fondate, discutendo o affrontando l’argomento.
“Naturalmente so bene che la domenica è entrata in uso come una giornata religiosa nella prima storia cristiana, come apprendiamo dai Padri Cristiani e da altre fonti. Peccato però che [la domenica] è etichettata con il marchio del paganesimo, è chiamata con il nome del Dio-sole, in seguito viene adottata e santificata dall’apostasia papale, ed infine è affidata come una sacra eredità al protestantesimo.” – Dr. E. T. Hiscox, rapporto del suo sermone alla Convenzione dei Ministri Battisti, nel New York Examiner, 16 novembre 1893.
La sacralità della domenica non è comandata o praticata nella Bibbia.
“Non c’è quasi nulla in grado di meravigliare l’attento studente dell’antica storia ecclesiastica, tranne il periodo relativamente iniziale in cui sorsero molte delle corruzioni del cristianesimo che sono incorporate nel sistema romano; eppure non si deve pensare che quando i primi autori di molte di queste credenze e pratiche non bibliche piantarono quei semi corrotti, sapevano o addirittura immaginavano che sarebbero diventati questo vasto e orribile sistema di superstizione ed errore del papato.” John Dowling, Storia del romanesimo, edizione 13, pag. 65.
“Sarebbe un errore attribuire (la santificazione della domenica) ad una precisa decisione degli Apostoli. Nei documenti apostolici (il Nuovo Testamento) non si parla di questa decisione.” – Antoine Villien, Una storia dei comandamenti della chiesa, 1915, pag. 23
“Bisogna confessare che nel Nuovo Testamento non c’è alcuna legge sul primo giorno [di riposo].” – McClintock e Strong, Enciclopedia sulla letteratura biblica, teologica ed ecclesiastica, vol. 9, pag. 196.
“Riti e cerimonie che neppure Paolo né Pietro conoscevano, si insinuarono silenziosamente, furono adottati, e poi rivendicarono la posizione di istituzioni divine. Responsabili che non avrebbero potuto trovare posto tra i discepoli della prima chiesa cristiana, e le cui nomine sarebbero state del tutto incomprensibili, iniziarono a domandare attenzione e ad essere chiamati ‘apostolici’. ” – William D. Killen, La chiesa antica, pag. xvi.”
“Fino a ben oltre il secondo secolo (cento anni dopo Cristo), nelle nostre fonti non troviamo la minima indicazione che i cristiani avessero un qualsiasi tipo di astensione dal lavoro domenicale.” – W. Rordorf, Domenica, pagina 157.
“L’antico giorno di riposo rimase e venne osservato … dai cristiani della chiesa orientale (nelle vicinanze della Palestina) dopo oltre trecento anni dalla morte del nostro Salvatore.” – Un trattato educato del giorno di riposo, pagina 77.
“I moderni cristiani che dicono di santificare la domenica nelle ‘Blue Laws’ (ancora esistenti) dell’America coloniale, dovrebbero sapere che gli Ebrei non conoscevano il ‘santo’ giorno di riposo domenicale in cui il lavoro e il passatempo cessavano… [La domenica] non era un insegnamento della chiesa primitiva, e fu “consacrata” solo nel corso del tempo. Fuori dalla chiesa, la sua osservanza fu legalizzata dall’impero romano attraverso una serie di decreti originati dal famoso Costantino, nel 321 d.C., un editto dovuto alla sua idea politica e sociale.” – W. W. Hyde, Dal paganesimo al cristianesimo nell’impero romano, 1946, pag. 257.
“La festa della domenica, come altre feste, era sempre e solo un comando umano; gli apostoli non intendevano assolutamente stabilire un comando divino a questo riguardo; né loro, né la prima chiesa apostolica trasferirono le leggi del sabato alla domenica.” – Augustus Neander, La storia della religione e della chiesa cristiana, 1843, pag. 186.
“La chiesa (cattolica) prese la filosofia pagana e ne fece lo scudo della fede contro i pagani. La chiesa cattolica prese il Pantheon pagano romano, il tempio di tutti gli dei, e lo consacrò a tutti i martiri; e così è ancora oggi. Essa prese la domenica pagana e ne fece la domenica cristiana … Il sole era il dio più importante del paganesimo … Balder il bellissimo: gli scandinavi lo chiamavano ‘il Dio bianco.’ Proprio in questo momento,
in Persia e in altre terre adorano il sole… Perciò la chiesa sembrerebbe dire: ‘Tenete quel vecchio nome pagano (la domenica); rimarrà consacrato e santificato.’ Così, la domenica pagana dedicata a Balder divenne la domenica cristiana consacrata a Gesù. Il sole è un simbolo appropriato per Gesù. Spesso i Padri paragonavano Gesù con il sole, come anche paragonavano Maria alla luna.” – William L. Gildea, ‘Paschale Gaudium’ in The Catholic World, 58, marzo 1894.
“La chiesa [cattolica] ha fatto della domenica un giorno sacro… principalmente perché era la festa settimanale del sole; perché i cristiani [apostati] si appropriavano sempre delle feste pagane date al popolo attraverso la tradizione, e gli davano un significato cristiano.” Arthur Weigall, Il paganesimo nel nostro cristianesimo, 1928, pagina 145.
“I resti della lotta (tra la religione del cristianesimo e la religione del mitraismo) si trovano in due istituzioni che il cristianesimo ha preso dai suoi rivali nel quarto secolo, ovvero, i due giorni sacri mitraici: il 25 dicembre ‘dies natalis solis’ (il compleanno del sole), e il compleanno di Gesù con la domenica ‘il venerabile giorno del Sole’, come Costantino scrisse nel suo editto del 321 d.C.” – Walter Woodburn Hyde, Dal paganesimo al cristianesimo nell’impero romano, pag. 60.
“Non è strano che la domenica sia quasi universalmente osservata quando le Sacre Scritture non l’approvano? Satana, il grande falsificatore, ha operato attraverso il ‘mistero dell’iniquità’ per introdurre un falso giorno di riposo da sostituire con quello vero di Dio. La domenica è come il mercoledì delle ceneri, la domenica delle palme, il giovedì santo, il venerdì santo, la domenica di pasqua, la pentecoste, il corpus Christi, il giorno dell’assunzione, tutti i santi, il natale e una moltitudine di altre feste ecclesiastiche troppo numerose da citare. Questa serie di feste e giorni di digiuno cattolici romani sono tutte fatte dall’uomo. Nessuna di loro è stata ordinata dall’Autore della Parola Ispirata.” – M. E. Walsh.
“L’adorazione del sole è stata la più antica idolatria.” – A. R. Fausset, Dizionario Biblico, pag. 666.
L’adorazione del sole era “una delle componenti più antiche della religione romana.” – Gaston H. Halsberghe, Il culto del giorno del sole, 1972, p. 26.
“Babilonia, la madre delle prostitute’, ha preso gran parte del suo insegnamento dalla Roma pagana e quindi da Babilonia. L’adorazione del sole che la portò ad osservare la domenica, era una di quelle cose prese dal paganesimo che in origine sorsero dalla tradizione pagana dell’antica Babilonia: ‘La teologia solare dei Caldei ebbe un effetto decisivo sullo sviluppo finale del paganesimo semitico… (e fece loro) credere che il sole è il potere supremo del sistema cosmico. Da lì in poi, tutti i Baal diventarono dei soli, perché il sole stesso è il motore delle altre stelle, ed è eterno e ‘invincibile’… Questa era la forma finale raggiunta dalla religione dei semiti pagani e, dopo di loro, dai romani… quando elevarono il ‘Sol Invictus’ (l’invincibile Sole) al grado di divinità suprema nell’impero.” – Franz V. M. Cumont, Le provincie nella frontiera dell’est, in L’antica storia, Cambridge, vol. 11, pag. 643, 646-647.
“Con (il padre di Costantino) Costanzo Cloro (305 d.C.) salì al trono (dell’impero romano) una dinastia solare che… diceva di avere il ‘Sol Invictus’ come suo speciale protettore e antenato. Persino gli imperatori cristiani Costantino e Costanzo non dimenticarono completamente le pretese che potevano derivare da una discendenza così illustre.” – Franz F. V.M. Cumont, L’astrologia e la religione tra greci e romani, pag. 55.
“Quando il cristianesimo conquistò Roma, la struttura ecclesiastica della chiesa pagana, il titolo e gli abiti del ‘pontifex maximus’, l’adorazione della dea ‘Grande Madre’, una moltitudine di divinità confortanti, … la gioia o solennità delle vecchie feste, e lo sfarzo dell’antica cerimonia, si trasferirono nella nuova religione, e la Roma prigioniera conquistò il suo conquistatore. La condotta e le abilità del governo si tramandarono da un impero morente ad un papato potente.” – Will Durant, Cesare e Cristo, pag. 672.
“Il potere dei Cesari viveva ancora nel dominio universale dei papi.” – H. G. Guiness, Il romanesimo e la riforma.
“Da un semplice inizio, la chiesa sviluppò un sacerdozio distinto e un servizio elaborato. In questo modo, il cristianesimo e le forme più avanzate del paganesimo si assomigliarono sempre di più con l’andare del tempo. È vero che in un certo senso loro si sono combattuti come eserciti in un conflitto mortale, ma allo stesso tempo tendevano a fondersi l’uno nell’altro come ruscelli che seguivano dei corsi convergenti.” – J.H. Robinson, Introduzione alla storia dell’Europa occidentale, pag. 31.
“Come due fiumi sacri che scorrono dal paradiso, la Bibbia e la Tradizione divina contengono la Parola di Dio: le preziose gemme della verità rivelata. Sebbene questi due flussi divini sono in se stessi entrambi sacri (a causa della loro origine divina), ed entrambi sono pieni di verità rivelate, per noi la Tradizione (i detti dei papi e dei concili) è più cara e sicura.” – Di Bruno, Il credo cattolico, pag. 33.
“Senza dubbio la prima legge ecclesiastica o civile, che ha imposto l’osservanza del giorno di riposo di quel giorno [la domenica], è l’editto di Costantino, del 321 d.C.” – Chamber’s Encyclopedia, alla voce “Sabbath”.
Questa è la prima legge domenicale della storia, una promulgazione legale di Costantino I (che regnò dal 306 al 337 d.C.): “Che i magistrati e la gente che vivono nelle città si riposino nel venerabile giorno del sole (‘venerabili die Solis’ – il sacro giorno del sole), e che tutte le attività lavorative siano chiuse. Nella campagna, tuttavia, le persone impegnate nell’agricoltura possono continuare liberamente e lecitamente le loro attività, poiché spesso accade che nessun altro giorno risulta così adatto per la semina del grano o per piantare [curare] le viti; non si deve, quindi, trascurare il momento propizio e frustrare le buone intenzioni del cielo. Emanato il 7 marzo, (321 d.C.) Crispo e Costantino sono entrambi consoli per la seconda volta.” – La prima legge domenicale di Costantino I, nel Codex Justinianus, lib. 3, tit. 12, 3; contenuto in La storia della chiesa cristiana, di Phillip Schaff, vol. 3, pag. 380.
“Questa (la legge domenicale di Costantino del marzo 321) è la prima legge domenicale che rende la domenica un giorno di riposo in cui non si lavora. Da quel tempo fino ad oggi ci sono stati dei decreti sull’osservanza della domenica che hanno profondamente influenzato sia l’Europa che la società americana. Quando la chiesa diventò una parte dello Stato durante la guida degli imperatori cristiani, l’osservanza domenicale era imposta attraverso le leggi civili e, dopo l’era imperiale, la chiesa nelle mani del papato impose la domenica attraverso le leggi ecclesiastiche e civili.” – Walter W. Hyde, Dal paganesimo al cristianesimo nell’impero romano, 1946, pag. 261.
“I decreti di Costantino segnarono l’inizio di una lunga (anche se intermittente) serie di decreti imperiali a sostegno del riposo domenicale.” – Vincent J. Kelly, La domenica e i giorni di festa proibiti, 1943, pagina 29.
“In questo momento, Costantino lavorava instancabilmente per unire gli adoratori del vecchio e del nuovo in un unica religione. Tutte le sue leggi e i suoi espedienti hanno lo scopo di promuovere questa fusione di religioni. Attraverso tutti i mezzi leciti e pacifici, Costantino avrebbe unito un paganesimo purificato e un cristianesimo moderato. Di tutte le sue unioni e fusioni di cristianesimo e paganesimo, quella che risalta di più è la sua legge domenicale: i cristiani adoravano il loro Cristo, mentre i pagani il loro dio-sole… (quindi ora devono essere uniti).” – H. G. Heggtveit, Illustreret Kirkehistorie, 1895, pag. 202
“Se ogni domenica deve essere osservata con gioia dai cristiani a causa della risurrezione [di Cristo], allora si deve passare ogni sabato a maledire gli Ebrei per averlo ucciso.” – Papa Silvestro, citato da S.R.E. Humbert, Adversus Graecorum Calumnies, in J. P. Migne, Patrologie, pag. 143. (Silvestro {314 – 337 d.C.} era il papa al tempo in cui Costantino I era imperatore).
“Tutte le cose che sono state ordinate per il riposo (biblico) noi le abbiamo trasferite al ‘giorno del Signore’ perché è più autorevole, più importante, ha il primo posto, ed è più onorevole del giorno di riposo Ebreo.” – Vescovo Eusebio, citato in J. P. Migne, Patrologie, pag. 23, 1169-1172. (Eusebio di Cesarea è stata una guida cattolica molto importante durante la vita di Costantino.)
“Come abbiamo già notato, tranne i cristiani romani e alessandrini, la maggior parte dei cristiani si riposava il settimo giorno [sabato] almeno fino alla metà del V secolo (450 d.C.). I cristiani romani e alessandrini erano tra quelli che erano stati convertiti dal paganesimo. Essi iniziarono ad osservare la domenica come una felice festa religiosa in onore della risurrezione del Signore, verso la seconda metà del secondo secolo dopo Cristo. Tuttavia, essi non cercarono di insegnare che il Signore o i Suoi apostoli l’avevano comandato. Infatti, nessuno scrittore ecclesiastico prima di Eusebio di Cesarea nel quarto secolo suggerì mai che Cristo o i Suoi apostoli istituirono l’osservanza del primo giorno della settimana [la domenica]. Questi cristiani gentili di Roma e Alessandria iniziarono a chiamare il primo giorno della settimana ‘il giorno del Signore’. Era facile che i pagani dell’impero romano che erano immersi nell’adorazione del sole lo accettassero, anche perché chiamavano il loro dio-sole ‘Signore’.” – E. M. Chalmers, Come la domenica è entrata nella chiesa cristiana, pag. 3.
La seguente dichiarazione venne fatta 100 anni dopo dall’approvazione della legge domenicale di Costantino: “Sebbene quasi tutte le chiese in tutto il mondo celebrino ogni settimana i sacri misteri durante il sabato, tuttavia i cristiani di Alessandria e Roma, a causa di alcune antiche tradizioni, hanno smesso di farlo.” – Socrates Scholasticus, citato in Storia ecclesiastica, libro 5, cap. 22. (Scritto poco dopo il 439 d.C.)
“Il popolo di Costantinopoli, e quasi ovunque, si riunisce di sabato come anche nel primo giorno della settimana, la cui tradizione non viene mai osservata a Roma o ad Alessandria.” – Hermias Sozomen, citato in Storia ecclesiastica, vii, 19, in Una libreria scelta dei padri di Nicene e dopo Nicene, Serie 2, vol. 2, pag. 390 (Scritto subito dopo il 415 d.C.)
“Fino al quinto secolo, la chiesa cristiana ha continuato ad osservare il giorno di riposo ebraico, ma con un rigore e una solennità che si attenuarono gradualmente fino al suo completo abbandono.” – Lyman Coleman, Antica cristianità semplificata, cap. 26, sez. 2, pag. 527.
“I decreti di Costantino (cinque leggi domenicali) segnarono l’inizio di una lunga (anche se intermittente) serie di decreti imperiali a sostegno del riposo domenicale.” – Una storia dei concili della chiesa, vol. 2, pag. 316.
“Tuttavia ciò che iniziò come un ordinanza pagana, finì essendo un regolamento cristiano. Una lunga serie di decreti imperiali, durante il quarto, il quinto e il sesto secolo, ordinava con crescente rigore l’astinenza dal lavoro durante la domenica.” – Hutton Webster, Giorni di riposo, pag. 122-123, 270.
Qui c’è il primo decreto legge domenicale di un consiglio cristiano che fu proclamato circa 16 anni dopo la prima legge domenicale di Costantino del 321 d.C. : “I cristiani non devono fare come i giudei e riposare il sabato (nell’originale: ‘sabbato’ – non riposare nel Sabbath), ma in quel giorno devono lavorare. Essi onoreranno in modo particolare il ‘giorno del Signore’, e in quanto cristiani, se possibile, non faranno alcun lavoro in quel giorno. Se però si scopre che loro si riposano il sabato, saranno scomunicati (anatema) da Cristo.” – Concilio di Laodicea, 337 d.C., canone 29, citato in C. J. Hefele, Una storia dei concili della chiesa, vol. 2, pag. 316.
“L’osservanza del riposo domenicale sorse dalle usanze del popolo e dalla costituzione della chiesa (cattolica)… Tertulliano fu probabilmente il primo a parlare di una cessazione del lavoro nel giorno del Sole; il concilio di Laodicea emise la prima legislazione per quel giorno; Costantino I emanò la prima legislazione civile.” – prete Vincent J. Kelly, La domenica e le festività proibite, pag. 203. (una tesi presentata alla Catholic University of America.]
“Verso il 590 d.C., papa Gregorio, in una lettera al popolo romano, denunciò come profeta dell’Anticristo chi pensava che non si sarebbe dovuto lavorare nel settimo giorno.” – James T. Ringgold, La legge della domenica, pag. 267.
Nei secoli che seguirono, la persecuzione contro i credenti del giorno di riposo biblico era così intensa che solo poche persone sopravvissero. Quando iniziò la Riforma, il vero giorno di riposo era quasi sconosciuto.
“Ora la chiesa (cattolica)… istituì, attraverso l’autorità di Dio, la domenica come giorno di adorazione. Questa stessa chiesa, con la stessa autorità divina, ha insegnato la dottrina del Purgatorio… Quindi la stessa autorità per il Purgatorio vale anche per la domenica.” – Martin J. Scott, Le cose che vengono chieste ai cattolici, 1927, pag. 236.
“Naturalmente la chiesa cattolica afferma che il cambiamento (dal sabato alla domenica) è stato fatto da lei … QUESTO ATTO È UN MARCHIO del suo potere e autorità ecclesiastica.” – dall’ufficio del cardinale Gibbons, attraverso il cancelliere H. F. Thomas, 11 novembre 1895.
1
Io sono l’Eterno, il tuo DIO, che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitú. Non avrai altri dei davanti a me.
2
Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassú nei cieli o quaggiú sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l’Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano e uso benignità a migliaia, a quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
3
Non userai il nome dell’Eterno, il tuo DIO, invano, perché l’Eterno non lascerà impunito chi usa il suo nome invano.
4
Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è sabato, sacro all’Eterno, il tuo DIO; non farai in esso alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero che è dentro alle tue porte; poiché in sei giorni l’Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si riposò; perciò l’Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l’ha santificato.
5
Onorerai tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano lunghi sulla terra che l’Eterno, il tuo DIO ti dà.
6
Non ucciderai.
7
Non commetterai adulterio.
8
Non ruberai.
9
Non farai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
10
Non desidererai la casa del tuo prossimo; non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna che sia del tuo prossimo.
1
Io sono il Signore Dio tuo. Non avrai altri dei di fronte a me.
2
(Terzo comandamento)
Non userai il nome dell’Eterno, il tuo Dio invano.
3
(Quarto comandamento modificato)
Ricordati di santificare le feste.
4
Onorerai tuo padre e tua madre.
5
Non ucciderai.
6
Non commetterai adulterio.
7
Non ruberai.
8
Non farai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
9
(Parte 1 del decimo comandamento)
Non desiderare la moglie del tuo prossimo.
10
(Parte 2 del decimo comandamento)
Non desiderare i beni del tuo prossimo.
Coloro che vorrebbero avere il sigillo di Dio sulle loro fronti, devono osservare il giorno di riposo del sabato del quarto comandamento. – The S.D.A. Bible Commentary 7:970 (1899).
La vera osservanza del giorno di riposo di sabato è il segno di lealtà a Dio. – The S.D.A. Bible Commentary 7:981 (1899).
Dei dieci comandamenti, soltanto il quarto contiene il sigillo del grande Legislatore, il Creatore dei cieli e della terra. – Testimonies for the Church 6:350 (1900).
L’osservanza del memoriale del Signore, il giorno di riposo del sabato istituito in Eden, il riposo del settimo giorno, è il banco di prova della nostra fedeltà verso Dio. – Letter 94, 1900.
Su ogni persona che appartiene al popolo di Dio è posto un segno, proprio come quello che venne posto sulle porte delle case ebree per preservare la gente dalla rovina generale. Dio dichiara: “Inoltre diedi loro i miei sabati, affinché fossero un segno fra me e loro, perché conoscessero che io sono l’Eterno che li santifico” (Ezechiele 20:12). – The S.D.A. Bible Commentary 7:969 (1900).
SIMILI A CRISTO NEL CARATTERE
Il sigillo del Dio vivente sarà posto soltanto su coloro che hanno un carattere simile a quello di Cristo. – The S.D.A. Bible Commentary 7:970 (1895).
Coloro che ricevono il sigillo del Dio vivente e sono protetti nel momento della difficoltà, devono riflettere pienamente l’immagine di Gesù. – Early Writings, 71 (1851).
L’amore è espresso nell’ubbidienza, e l’amore perfetto scaccia via ogni timore. Coloro che amano Dio hanno il Suo sigillo sulla fronte e compiono le opere di Dio. – Sons and Daughters of God, 51 (1894).
Coloro che vincono il mondo, il desiderio carnale, e il male, saranno i favoriti che riceveranno il sigillo del Dio vivente. – Testimonies to Ministers and Gospel Workers, 445 (c. 1886).
Stiamo lottando con tutto il potere datoci da Dio per raggiungere la statura di uomini e donne in Cristo? Stiamo cercando la Sua pienezza per raggiungere mete sempre più elevate e per ottenere la perfezione del Suo carattere? Quando i servi di Dio raggiungono questo punto, riceveranno il sigillo sulla loro fronte. L’angelo che tiene i libri dirà: “È fatto.” Coloro che appartengono a Lui perché da Lui sono stati creati e salvati, saranno completi in Lui. – Selected Messages 3:427 (1899).
COS’È IL MARCHIO DELLA BESTIA?
Giovanni fu invitato ad osservare un popolo distinto da coloro che adorano la bestia o la sua immagine attraverso l’osservanza del primo giorno della settimana [la domenica]. L’osservanza di questo giorno è il marchio della bestia. – Testimonies to Ministers and Gospel Workers, 133 (1898).
Il marchio della bestia è il giorno di riposo del papato [la domenica]. – Evangelism, 234 (1899). Evangelism, 234 (1899).
Quando giungerà la prova, sarà chiaramente mostrato cos’è il marchio della bestia: è l’osservanza del giorno di riposo domenicale. – The S.D.A. Bible Commentary 7:980 (1900).
Il segno, o sigillo, di Dio è rivelato nell’osservanza del settimo giorno di riposo del sabato, il memoriale della creazione del Signore, mentre il marchio della bestia è il suo opposto, ovvero, l’osservanza del primo giorno di riposo della settimana [la domenica]. – Testimonies for the Church 8:117 (1904).
“Inoltre faceva sí che a tutti, piccoli e grandi, … fosse posto un marchio sulla loro mano destra o sulla loro fronte” (Apocalisse 13:16). Non solo gli uomini non devono compiere lavori manuali durante la domenica, ma intellettualmente devono anche riconoscere che la domenica è il giorno di riposo. – Special Testimony to Battle Creek Church, Ph 86, 6,7 (1897).
QUANDO VIENE RICEVUTO IL MARCHIO DELLA BESTIA
Ancora nessuno ha ricevuto il marchio della bestia. – Evangelism, 234 (1899).
L’osservanza del giorno di riposo domenicale non è ancora il marchio della bestia, e non lo sarà fino a quando non sarà promulgato il decreto che obbligherà gli uomini ad adorare questo giorno di riposo idolatra. Verrà il tempo in cui questo giorno sarà il banco di prova, ma quel tempo non è ancora giunto. – The S.D.A. Bible Commentary 7:977 (1899).
Dio ha dato agli uomini il giorno di riposo del sabato come un segno tra Lui e loro, come dimostrazione della loro lealtà. Coloro che, dopo aver ricevuto la luce sulla legge del Signore, continuano a disubbidire e ad esaltare le leggi umane sopra quelle divine nella grande crisi che ci attende, riceveranno il marchio della bestia. – Evangelism, 235 (1900).
Il giorno di riposo del sabato sarà il grande banco di prova della lealtà perché questo è il punto della verità più contestato di tutti. Quando gli uomini saranno sottoposti alla prova finale, allora sarà tracciata la linea di distinzione tra coloro che servono Dio e coloro che non lo servono. Mentre l’osservanza del falso giorno di riposo (in accordo con la legge dello stato e contrariamente al quarto comandamento) riconoscerà l’alleanza ad un potere che si oppone a Dio, l’osservanza del vero giorno di risposo del sabato (nel rispetto della legge di Dio) dimostrerà la lealtà nei confronti del Creatore. Mentre un gruppo riceve il marchio della bestia perché accetta il segno di sottomissione ai poteri terreni, l’altro riceverà il sigillo di Dio perché sceglie il segno dell’alleanza con l’autorità divina. – The Great Controversy, 605 (1911).
L’IMPOSIZIONE DELL’OSSERVANZA DOMENICALE È LA PROVA
Nessuno è condannato prima di aver ricevuto la luce e prima di aver compreso l’obbligo del quarto comandamento; ma quando sarà promulgato il decreto che imporrà l’osservanza del falso giorno di riposo [domenicale], e il forte grido del terzo angelo avvertirà gli uomini contro l’adorazione della bestia e della sua immagine, allora saranno chiaramente distinti il vero dal falso. A quel punto, coloro che continuano a vivere nella trasgressione riceveranno il marchio della bestia. – Evangelism, 234, 235 (1899).
Quando l’osservanza della domenica verrà imposta per legge e il mondo conoscerà l’obbligo del vero giorno di riposo del sabato, allora chiunque trasgredirà il comando di Dio per ubbidire ad un precetto la cui autorità non supera quella di Roma, onorerà il papato al di sopra di Dio. Egli sta dando omaggio sia a Roma che al potere che impone l’istituzione ordinata da Roma; egli sta adorando la bestia e la sua immagine. Quando poi gli uomini rigettano l’istituzione che Dio ha dichiarato essere il segno della Sua autorità, e al suo posto onorano quello che Roma ha scelto come segno della sua supremazia, essi accetteranno il segno di alleanza con Roma, ovvero “il marchio della bestia.” Soltanto dopo che questo argomento è stato chiaramente esposto alla gente (la quale deve scegliere tra i comandamenti di Dio e i comandamenti degli uomini), coloro che continuano nella trasgressione riceveranno “il marchio della bestia.” – The Great Controversy, 449 (1911).
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